Agricoltura, Puglia resiliente (ma servono misure a hoc)
Un anno in chiaroscuro quello che sta per lasciarsi. La Coldiretti traccia il bilancio per l'agricoltura: 153 gli eventi estremi che si sono abbattuti sulla regione secondo i dati ESWD ma è stata la siccità che già dall’inverno ha creato le condizioni critiche per dichiarare lo stato di calamità. Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – sottolinea Coldiretti Puglia – dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta è risultata dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese anche per il pomodoro.
La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – aggiunge ancora Coldiretti Puglia – per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. A farne le spese è stato anche il settore olivicolo – spiega ancora Coldiretti Puglia – con un crollo del 40% della produzione rispetto all’anno scorso.
Tra il 2010 e il 2020, il numero di aziende agricole in Puglia è sceso drasticamente da 271.754 a 191.430, segnalando una profonda trasformazione nel settore. Nonostante il calo, Coldiretti Puglia continua a promuovere politiche mirate per il rilancio dell’agricoltura, come l’aumento delle soglie degli aiuti “de minimis”. Questa misura, recentemente approvata dalla Commissione Europea, consente di raddoppiare il supporto economico alle aziende, da 25.000 a 50.000 euro in tre anni, senza il rischio di infrazioni legate alla concorrenza.