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Arte Cultura Bellezza | 06 settembre 2023

Alla scoperta di Lucera, il borgo candidato a capitale della Cultura 2026

Lucera, piccolo borgo del Subappennino dauno con i suoi belvedere e monumenti si candida a diventare capitale italiana della cultura nel 2026.
Una ricca tradizione: Sanniti, Romani, Longobardi, Arabi, Bizantini. Ognuno ha lasciato la propria impronta, a partire dagli antichi Dauni,  i primi ad insediarsi in Puglia e ad aver fondato Lucera, che secondo la leggenda accolse l'eroe greco Diomede che da Troia portò via il Palladio (il simulacro con il potere di proteggere un'intera città) e lo pose all'interno di un tempio costruito in onore della dea Atena.

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Un borgo dalla ricca storia, dunque, dovuta anche alla posizione strategica nel territorio del Tavoliere. E proprio al periodo romano risale l’anfiteatro fatto realizzare per celebrare l’età augustea e scoperto nel 1932. Si tratta di un anfiteatro di notevoli dimensioni, tale da poter ospitare anche 18.000 spettatori, il cui accesso era costituto da due portali collocati in direzione della città e di Foggia.
Torniamo ai giorni nostri. La candidatura a Capitale della Cultura. Per il sindaco Giuseppe Pitta si tratta di "un risultato importante, frutto della decisione dell'area interna dei comuni dei monti dauni meridionali di ritirare la candidatura e far convergere tutte le forze sulla cittadina di Lucera in modo da dare ulteriore forza alla nostra.

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Le prossime tappe saranno la presentazione del report definitivo del progetto culturale per l'annualità 2026 che si terrà a Roma il 27 settembre e che verrà valutato a dicembre, data entro la quale si conoscerà il nome della città vincitrice.
Lucera è allo stesso tempo sia la base ideale per scoprire la Daunia sia la tappa principale e imprescindibile di un viaggio in questa parte della Puglia che si apre al Tavoliere e a paesaggi insospettabilmente verdi, orlati da boschi di querce e faggi. Ma non solo: vigneti per la produzione del Nero di Troia, l'Aglianico e il D.O.C. più celebre in queste zone, il “Cacc’e Mmitte”.

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La Regione ha stabilito che nel caso in cui Lucera dovesse comunque arrivare in finale avrà un ulteriore premio, ovvero quello di capitale regionale della cultura 2025, propedeutico alle attività che porteranno alla proclamazione della vincitrice del 2026.

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