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Sapere | 08 novembre 2022

Ambiente, medicina e innovazione: la Puglia brilla nella ricerca

Ambiente, medicina, psicologia, commercio sono i principali ambiti in cui germogliano le innovazioni in Puglia. Il file-rouge che accomuna il lavoro svolto nei laboratori, nelle scuole e sui cantieri è la giovane età dei ricarcatori. Ha appena 20 anni per esempio Giulia Romagnolo, studentessa barese che ha messo a punto il  progetto “emotional intelligence program” rivolto a docenti ed educatori per aiutarli a trovare soluzioni al disagio  psicologico dei ragazzi.  Lo studio le è valso l'importante riconoscimento “IT WIIN” under 21, assegnato dall'omonima associazione nata nel 2007 con l'obiettivo di premiare le donne inventrici e innovatrici in tutta Italia. 

“Negli ultimi anni a causa del Covid -ha spiegato Giulia- il malessere adolescenziale è cresciuto. Gli strumenti che il programma che ho studiato utilizza derivano dall'intelligenza emotiva di Daniel Goleman, ma l'intuizione è stata quella di lavorare anziché sui ragazzi, sugli educatori perchè gli adulti aiutano, 'ci' aiutano anzi, a crescere meglio”.   

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Il premio per la categoria medicina è andato invece a Eleonora Macchia, 30enne ricercatrice UNIBA, per aver realizzato un dispositivo elettronico che permette di rilevare biomarcatori e scoprire con largo anticipo l'insorgenza di patologie.

“Raccontare la ricerca oggi, soprattutto per le donne è fondamentale – ha sottolineato Eleonora- le statistiche ci dicono che abbiamo un grosso problema di rappresentanza delle donne in ruoli apicali e che ci sono ancora pochissime donne che si affacciano al mondo scientifico. Per superare questi problemi ciò che possiamo fare è far crescere la consapevolezza soprattutto nelle ricercatrici più giovani”.

Il messagio ribadito da Eleonora è lo stesso di cui tutto il mondo scientico sembra cominciare a farsi carico: raccontare per far crescere la consapevolezza. In testa c'è  l'Unione Europea che dal 2005 promuove la Notte europea dei ricercatori. Istituti di ricerca, università, scuole e istituzioni sono chiamati a promuovere i valori e i temi dell'innovazione. In Puglia numerose attività sono state organizzate il 30 settembre dal consiglio nazionale delle ricerche (CNR), dalle Università presenti in regione e dall'istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Parco Rossani a Bari ha ospitato per tutta la giornata laboratori, convegni, talk e dibattiti. In tutto 32 stand nei quali i ricercactori di  UniBa, PoliBa, LUM, CNR, INFN, ISTAT e Pirelli hanno raccontanto, soprattutto ai più giovani, i risultati delle loro ricerce. 

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Massimiliano Morelli ricercatore del Cnr ha animato uno degli incontri del pomeriggio spiegando al pubblico l'importanza di preservare ogni specie animale e vegetale al mondo. 
“Io ho parlato di biodiversità. Ne parliamo tanto tutti i giorni, ma in quanti davvero hanno una vaga idea delle migliaia e miglia di forme di vita che ci circondano? La biodiversità è un po' come l'app che regola il mondo, per usare una metafora. Se viene meno anche solo uno dei componenti crolla tutto. Ve la ricordate l'ape maia? persino lei aveva tantissimi amici tutti diversi e tutti importanti. Ho tentanto di spiegare ai più piccoli che il primo passo per salvare la natura è conoscerla”. 

In campo anche i grandi nomi del cinema in occasione della Notte europea dei ricercatori. Sergio Rubini e Francesco Pannofino hanno preso parte all'iniziativa dell'Istituto Tumori di Bari “Giovanni paolo secondo”.  “Abbiamo regelato momenti di divulgazione con i nostri ricercatori- ha spiegato il direttore generale Alessandro Delle Donne- coordinati dal direttore scientifico Massimo Tommasino, ma anche momenti musicali, con le esibizioni degli stessi ricercatori in apertura di serata, e dei musicisti del Conservatorio di Bari”. 

La ricerca per suo natura guarda al futuro. Il giovane team della Startup ARABAT il futuro lo ha a cuore e pensando al domani ha realizzo una soluzione  per il riciclo delle batterie al litio grazie alle bucce degli agrumi. Raffaele Nacchiero, Leonardo Renna e Giovanni Miccolis, tutti 20enni,  hanno vinto con questo progetto il premio Star Cup Puglia 2022, evento organizzata da ARTI, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, in collaborazione con Regione Puglia e PNI.

La ricerca made in Puglia dimostra così di avere molti talenti a disposizione e tanti altri da scovarne.  

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