Arrivederci all'anno prossimo. L' albero di Natale "ri-affidato" alla natura
Arrivederci all' anno prossimo. Addobbi di Natale e statuine tornano in soffitta. Che fine invece fanno gli alberi?
Quest' anno, secondo la Coldiretti regionale, l' albero naturale ha trovato spazio quest’anno nelle case dei pugliesi con una spesa media di 30 euro, ma la novità è legata, nella nostra regione, agli alberi ‘in affido’. Questo significa che possono essere così riconsegnati, anzi no.
Restituiti al bosco, una iniziativa salva ambiente e clima. Gli alberi naturali – informa la Coldiretti regionale – sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi.
Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi.
Niente a vedere con le piante di plastica che – continua Coldiretti Puglia – arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente, contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare.