Bari e il suo mare visto con gli occhi di Tresoldi
Dall'età del Bronzo fino al 2023: la storia della Puglia, e di Bari in particolare, è custodita nell'area archeologica di San Pietro. Nel cuore della città vecchia è infatti conservata un'incredibile stratigrafia che ha catturato nel sottosuolo le fasi evolutive del territorio, strato dopo strato. A partire dal 2024, chiuso il cantiere archeologico di Santa Scolastica, sorgerà una nuova installazione dell'artista Edoardo Tresoldi. Lo scultore di fama internazionale è già autore sul territorio pugliese della Basilica Paleocristiana allestita nel Parco Archeologico di Siponto. Un'opera realizzata completamente con reti metalliche che ha permesso al presente di riappropriarsi di un'opera emblematica del passato del territorio. I dettagli della nuova installazione barese non sono stati ancora diffusi, ma qualche certezza c'è. L'opera d'arte architettonica, che si candida a essere tra le più grandi e maestose presenti sul territorio, sintetizzerà oltre mille anni di storia.
Ora però è tempo di rimboccarsi le maniche. Nei giorni scorsi, lì dove sorgerà l'opera, è stato presentato il cronoprogramma per l'appalto pubblico. Anzitutto è stata formalizzato il passaggio di proprietà dalla Città metropolitana di Bari al Segretario regionale per la Puglia del ministero della Cultura che ha realizzato il bando per i lavori vinto da COBAR S.p.A che effettuerà l’intervento di scavo volto a mettere in evidenza la completa estensione areale e l’esatto sviluppo perimetrale degli edifici antichi da valorizzare. Lo ha sottolineato la segretaria del Ministero Maria Picarreta:
“E' l’inizio di un percorso che vede ancora una volta il Ministero della Cultura capofila per l’impostazione di strategie innovative di narrazione e di godibilità dello spazio pubblico urbano. Lavoreremo insieme ad Antonio Decaro, nella sua doppia veste di sindaco di Bari e sindaco della Città Metropolitana, proprio perché l’opera di Tresoldi inciderà in modo significativo su una parte interessante, forse ancora poco nota della città, che in realtà è anche quella più antica di Bari”.
Con l’obiettivo di garantire la tutela delle strutture rinvenute e di consegnare alla pubblica fruizione la piena leggibilità dei resti archeologici emersi nel corso delle tante indagini di scavo condotte nel sito a partire dal 1912, l’intervento prevede la realizzazione di percorsi attrezzati di visita, di impianti di illuminazione e di un centro servizi.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha rimarcato come l’obiettivo dei lavori, sarà anche valorizzare a pieno il sito archeologico di piazza San Pietro che attraverso i resti presenti nel sottosuolo, racconta tutta la storia della città di Bari. “Ecco – ha puntualizzato Decaro- su questo racconto, noi vogliamo inscrivere il futuro attraverso l’arte e la produzione di uno dei geni italiani più promettenti dei nostri anni che saprà qui tenere traccia degli edifici sacri che una volta si ergevano in quest’area reinterpretandoli secondo la sua arte e offrendo a Bari un’opera unica che ci auguriamo renda riconoscibile e famosa questa parte di città in tutto il mondo”. 
L'area di Santa Scolastica rappresenta, dal punto di vista storiografica, una vera e propria miniera d'oro data l'ottimo stato di conservazione dei reperti.
“L’area di San Pietro – ha aggiunto l'architetto responsabile Donatella Campanile -unico sito archeologico della città di Bari, grazie alla prossimità con il Museo Archeologico di Santa Scolastica, si propone di diventare un polo attrattivo di sicuro impatto, la cui offerta culturale è rivolta tanto all’utenza locale e regionale, quanto a quella nazionale e internazionale. Attraverso le potenzialità fortemente descrittive ed evocative dell’opera di Edoardo Tresoldi, si vuole esplicitare le diverse fasi costruttive dell’edificio di culto dedicato a San Pietro esistente su quest’area sin dal XII secolo”.
