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Museo dal Mare di Taranto
Futuro | 13 luglio 2022

Col Museo dal Mare di Taranto si salpa per la storia

“Non si chiede a un gabbiano addomesticato perché di tanto in tanto provi il bisogno di sparire verso il mare aperto. Ci va e basta, è un fatto semplice come un raggio di sole, normale come l'azzurro del cielo.” A scriverlo  Bernard Moitissier nel suo libro “La lunga rotta – Solo tra mari e cieli”, nel quale il navigatore e scrittore francese ha raccontato il suo lungo viaggio del mondo in barca a vela, a bordo della sua Joshua.

Nel 1968 Moitessier partì da Plymouth per partecipare al primo giro del mondo in solitaria e senza scalo. Dopo dieci mesi di oceano, nonostante avesse accumulato circa un mese di vantaggio sugli altri concorrenti, decise di abbandonare la regata e continuare la sua navigazione, rinunciando così alla vittoria e al ricco premio in palio. Un esempio, quello di Moitisser, che negli anni ha ispirato la vita e le azioni di numerosi navigatori, innamorati del mare.

Tra questi, anche Alessandro Maruccia, presidente della Fondazione del “Museo dal mare – patrimonio vivo e navigante”, un museo diffuso che riunisce numerose barche a vela vintage, ovvero quelle realizzate fino agli anni ’90. Proprietario della sister ship di Joshua, la “Sunny Daniel”, Maruccia, insieme a colleghi ed amici ha dato vita a questo progetto nella città di Taranto, che da una parte vuole ricostruire la storia della cantieristica italiana e dall’altra vuole diffondere l’amore per il mare.

Museo del mare di Taranto
Barche a vela vintage


Non un museo tradizionale, non un luogo fisico in cui accedere pagando un biglietto d’ingresso, bensì uno spazio sconfinato, dove chiunque lo desideri potrà vivere un’esperienza unica a bordo di un’imbarcazione d’altri tempi. Ma come funziona? Chiunque possieda un’imbarcazione può decidere di entrare a far parte della grande famiglia del Museo dal Mare, inserendo la propria barca tra quelle messe a disposizione dei visitatori.

Ogni armatore però dovrà informarsi accuratamente sulla storia del proprio mezzo e del cantiere che l’ha realizzato, ricostruendo anche aneddoti e curiosità che saranno poi pubblicate sul sito www.museodalmare.it. Gli appassionati, i curiosi e gli amanti delle barche a vela potranno a loro volta consultare il portale e, iscrivendosi ad uno degli open day organizzati dalla Fondazione, salire a bordo di un’imbarcazione, navigare in compagnia degli armatori, conoscere la sensibilità al timone, la velocità e gli angoli di bolina. “In tal modo – ha spiegato Alessandro Maruccia – si potranno creare relazioni, amicizie, ma soprattutto si potranno condividere passioni. Al momento, il museo diffuso è presente a Taranto, Brindisi ed anche a Procida, attuale Capitale Italiana della Cultura, ma il nostro obiettivo – ha concluso - è quello di raggiungere tutte le sponde d’Italia e non solo”.

Alessandro Maruccia
Alessandro Maruccia, presidente della Fondazione del “Museo dal mare – patrimonio vivo e navigante”

 

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