In “corsa” sugli antichi gradoni dell’Acqua
Tra suggestivi paesaggi naturalistici a Castellaneta si è svolto il Campionato Italiano di Sky Speed Race sulla vecchia gradinata dell’Acquedotto Pugliese
Sport e natura per promuovere e valorizzare il territorio. Dall’alta montagna alla Gravina Grande di Castellaneta, nel tarantino. Tra adrenalina, sforzo fisico e battito cardiaco al massimo, sabato 18 e domenica 19 settembre si è svolto per la prima volta nel Mezzogiorno, il Campionato Italiano di Sky Speed Race, una disciplina sportiva che di solito si svolge in alta quota. Ad ospitarlo una location molto particolare: i 350 gradoni costruiti negli anni ’40 dall’Acquedotto Pugliese nel cuore del Parco Terra delle Gravine.
La scalata dell’Acqua
La gara è stata denominata ‘La scalata dell’Acqua’ e si inserisce nell’ambito del CUT PUGLIA, Castellaneta Urban Trail, la manifestazione podistica che da quattro anni propone una gara tra i sentieri e i percorsi immersi nella natura e nel suggestivo paesaggio del comune jonico. Ben 50 sono stati gli atleti tra i 25 e i 65 anni provenienti da tutta la Puglia e regioni limitrofe impegnati in una gara di potenza e di resistenza. Hanno percorso quasi 400 metri con 200 metri di dislivello, affrontando in alcuni punti una pendenza al 50%. Il tutto da scalare in massima velocità, considerando che si tratta di una gara a cronometro disputata su tre distanze: 35,18 e 10 km, e a cui si è aggiunta una 10 km non competitiva e una passeggiata di 10 km.
Gli organizzatori
La manifestazione, patrocinata da Regione Puglia, Comune di Castellaneta, Provincia di Taranto e Acquedotto Pugliese, è stata organizzata da La Fabrica di Corsa, in collaborazione con la FiSky (Federazione Italiana sky Running).
La competizione, che ha riscosso un grande successo di pubblico, è stata davvero spettacolare per il contesto paesaggistico in cui si è svolta e ha consentito di promuovere uno sport giovane e ancora da scoprire che certamente rappresenta salute e benessere proprio come l’acqua. Gli organizzatori infatti sono già impegnati per realizzare l’anno prossimo il Campionato del mondo giovanile di Sky Speed Race.
Storia della scalinata
I numerosi runner hanno scalato in velocità i gradoni costruiti dall’Acquedotto Pugliese lungo il colle Archinto per il controllo e la gestione in sicurezza della tubazione dell'Acquedotto che dal versante mottolese porta acqua alla città di Castellaneta.
Purtroppo a causa di un’alluvione l'8 settembre 2003 il torrente Talvo che scorre nel fondo della gravina, si ingrossò a tal punto che la forza delle sue acque portò via l'intera tubazione della parete mottolese, distruggendo anche una parte della scalinata. Oggi rimane solo quella sul crinale gravinale, lato Castellaneta.
Dunque un’opera di valore storico costruita a servizio di operai e fontanieri perfettamente inserita nel contesto paesaggistico.
“Per superare la Gravina Grande infatti fu realizzato un condotto a cui venne accostata una scalinata di ispezione per la manutenzione. Pur non trattandosi di un’opera commemorativa, come tante altre nell’ambito dell’immane costruzione dell’acquedotto pugliese, si tratta di una scalinata pregevole che si inserisce bene nell’ambito del paesaggio. Testimonianza di un modo di costruire in armonia con l’ambiente circostante, al pari di altre opere dell’Acquedotto Pugliese, merita di essere valorizzata come elemento storico e paesaggistico”, dichiara Michele Mossa, Professore Ordinario di Idraulica al Politecnico di Bari.
Percorsi e sentieri selvaggi, tecnicamente difficoltosi, hanno dunque offerto l’opportunità di scoprire e di apprezzare la biodiversità intorno a noi, un patrimonio naturale spesso sconosciuto ma che è importante valorizzare all’insegna del rispetto e della tutela dell’ambiente.