Salta al contenuto principale
Uva
Ambiente | 27 novembre 2024

Dalle tavole pugliesi al mercato oltreoceano: l'uva è servita

In Italia, quasi 200mila donne hanno scelto di investire in agricoltura, rivoluzionando il settore e sfidando pregiudizi. Su dati del Registro delle Imprese, Donne Coldiretti rileva che oltre un’azienda agricola su quattro (28%) è oggi guidata da donne, che operano in ambiti diversificati come l’allevamento, la coltivazione, il florovivaismo e l’agriturismo. 
Innovazione e tecnologia sono gli ingredienti che compongono il menù delle donne in agricoltura. Donne con esperienza. Donne come Teresa Diomede, 52enne di Rutigliano che ha ricevuto da Coldiretti il Premio "Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo".

Uva

Proprio l'uva di Rutigliano è la protagonista di questa storia. Teresa, infatti, ha avviato la coltivazione della varietà senza semi Regal, da uva bianca, e il fiore all’occhiello dell’azienda: la varietà Crimson, un’uva a bacca rossa dolcissima. La sua azienda esporta 6mila quintali di uva da tavola in Olanda, Germania, Francia, Portogallo, Spagna, Polonia, Arabia Saudita, Libia, Martinica, Kuwait, Senegal, Guatemala. Un successo nell'export che ha avuto la capacità di comunicare la passione per la sua terra e per la sua uva. "Per una donna - spiega Coldiretti - essere ai vertici di una grande azienda non è ancora così scontato e per questo la cosa di cui Teresa va più orgogliosa, pensando al suo percorso, è il fatto di essere diventata un esempio per le donne del suo territorio, con la speranza che sempre più donne abbiano la possibilità, quando lo vogliono, di prendere in mano e portare al successo una grande azienda, proprio come ha fatto lei".  Grazie alla sua tenacia e alla sua squadra di 35 collaboratrici, per lo più donne, continua a promuovere il made in Italy all'estero, non solo con il prodotto ma anche con i valori della terra che rappresenta. Teresa, vincitrice della categoria 'Donne e Made in Italy nel Mondo', circa venti anni fa ha preso in mano le redini di parte dell'azienda agricola di famiglia per renderla più performante, sia dal punto di vista delle varietà delle colture, sia dal punto di vista economico.

Uva

Sicilia, Puglia e Campania risultano ai primi posti per numero di aziende agricole femminili. Quasi una su quattro ha una laurea, spesso in settori non legati all’agricoltura, e il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale, con l’inserimento in azienda di persone con vissuti difficili e donne vittime di violenza. Oltre il 60% adotta pratiche sostenibili, come il biologico, promuovendo la tutela della biodiversità e il benessere animale. 

Condividi su

TVA

tva

La Voce dell’Acqua Tv