Donne in AQP, il valore aggiunto della diversità di genere
In Acquedotto Pugliese ci sono tante donne che occupano posizioni di grande responsabilità.
Il numero di presenze non inganni: è la qualità quella che fa la differenza. Se è vero, come è vero, che in AQP le donne sono solo 324 a fronte di un team che è composto da oltre 2000 persone, è altrettanto vero che le tante donne che occupano ruoli di grande responsabilità in Acquedotto Pugliese attestano che le rappresentanti del gentil sesso sono un asset strategico nell’azienda. Al di là di quote rose e parità di genere, in Acquedotto Pugliese è questione di competenze e professionalità: la diversità di genere in AQP è un valore.
“AQP è un’azienda tradizionalmente maschile. L’evoluzione – afferma Francesca Portincasa, coordinatrice industriale e servizi tecnici di Acquedotto Pugliese – è relativamente recente. Oggi nell’azienda ci sono tante donne che occupano posizioni di responsabilità che un tempo erano appannaggio esclusivo degli uomini. Ci sono professioniste di grande valore che sono a capo di team composti in prevalenza da uomini. Mi onoro di aver dato una spinta importante in questa direzione, perché sono convinta – da sempre – che quello che deve essere rilevante non è il genere, ma le competenze e le professionalità. E’ altrettanto vero – prosegue Francesca Portincasa – che pari opportunità significa pari diritti e pari doveri. Non è pensabile trincerarsi dietro il fatto di essere donna per non svolgere determinate mansioni. Il traguardo da raggiungere è quello di riuscire a coniugare femminilità e ruoli ricoperti”.
Se ci sono realtà dove le donne sono ancora oggi chiamate a dimostrare qualcosa di più dei loro colleghi uomini, questo non avviene in Acquedotto Pugliese.
“Le donne di AQP, impegnate in attività tecnico-operative quanto amministrative, siano esse fontaniere, ingegnere, addette al contact center oppure manager rappresentano un valore aggiunto per la nostra Azienda. Le differenze di genere – afferma Pietro Scrimieri, direttore Risorse umane e Organizzazione di AQP – costituiscono una risorsa importante per AQP al punto tale da non poter scegliere una categoria di eccellenza. L’attenzione alla qualità della vita di lavoro, la condivisione degli obiettivi e la ricerca di soluzioni mirate, l’intuito e la conciliazione razionalità-emotività è tipica delle nostre colleghe che mettono nel lavoro la stessa passione e determinazione della cura per i propri cari. Perseveranza, dedizione, cura e rispetto per i colleghi e dedizione all’Azienda sono caratteristiche comuni alle nostre lavoratrici. Qualsiasi sia il loro mestiere, con la stessa cura di una madre per i suoi figli, esse sono le “viti del mestiere” di AQP”.
“Quando sono entrata in AQP – è la riflessione di Ada Carabba, responsabile Area Diritto Amministrativo di Acquedotto Pugliese – ero una giovane donna alla prima esperienza lavorativa alle prese con una grande realtà aziendale ed il primo impatto è stato...il mio “capo” è una donna! In un momento storico (2005) in cui quasi tutti i posti di comando erano riservati a uomini è stato un bell'inizio. Non potevo che esserne entusiasta, fiduciosa nel futuro e piena di aspettative che non sono state deluse; nel mio lavoro, infatti, non ho mai sentito di essere discriminata, non apprezzata o sottovalutata per il mio essere donna e lo testimonia il mio percorso lavorativo ed il mio essere oggi, all’età di 42 anni, responsabile di area. L’AQP, infatti, è sempre stata attenta al ruolo delle donne in azienda, anche attraverso numerose iniziative, che non sempre ho condiviso, ma che perlomeno hanno tracciato un percorso. Tanto, però, si può e si deve ancora fare!”
Una ricerca effettuata qualche anno fa ha portato alla luce un dato molto significativo: le imprese in cui ci sono donne in posizione di comando vanno meglio (e corrono meno rischi). AQP ha anticipato i risultati di questa ricerca, fatta da Cerved, e da tempo è impegnato nella valorizzazione delle professionalità femminili che ha nel proprio team.
“Nel 2001, giovanissima laureata in Chimica, quando sono entrata in AQP venivo dal mondo dell’università. C’è una cosa – ricorda Valeria Alba, responsabile del Controllo igienico-sanitario per Brindisi e Taranto – che mi ha particolarmente colpito e che, proprio per questo, non perdo occasione per ricordarla: gli uomini ci guardavano come “aliene” quando ci affacciavamo nei corridoi del Palazzo. Questo mi ha subito dato il polso della situazione: ero entrata in un ambiente lavorativo in cui la differenza di genere si sentiva. Oggi – prosegue la dottoressa Alba – lavoro a contatto quotidiano con un team che è composto in prevalenza da uomini, ma questo non mi ha mai creato alcun problema. Quello che nel mio lavoro in AQP conta è la professionalità, l’intelletto, le capacità (acquisite e in via di acquisizione). Certo è necessario – e io lo faccio con maniacale puntualità – mettere sin dall’inizio una serie di paletti. Anche nel rapporto con i fornitori, non mi sono mai piaciuti riferimenti al mio aspetto fisico. I primi anni ho avuto un capo donna e questo mi ha aiutato a entrare meglio in determinati meccanismi. L’esperienza “forte” l’ho vissuta nel mio cambio di ruolo. Nel 2018, dopo aver superato una selezione interna, sono stata nominata responsabile del controllo igienico-sanitario per Brindisi e Taranto: non è stato facile entrare in un ambiente precostituito, anche se devo dire che ho dei gruppi di lavoro che non mi hanno mai creato alcuna difficoltà”.
Il dress code per una professionista ha la sua importanza in un ambiente in cui la presenza di uomini è prevalente? Anche su questo Valeria Alba è determinata: “E’ importante che tutto parli nella stessa direzione. Ogni “eccesso” rischia di mettere in difficoltà, seppur involontariamente, l’interlocutore”.
“Sono entrata – è il contributo di Veronica Nerino, biologa che lavora nel team di AQP del potabilizzatore di Conza – da poco a far parte della famiglia AQP e posso riassumere la mia esperienza con due parole: consapevolezza e opportunità. La possibilità di riconoscersi in un contesto lavorativo rende una donna consapevole, sicura di ciò che può dare a sé stessa e all’azienda, ponendosi sempre nuovi obiettivi. Si respira in azienda un’aria innovativa, un’attenzione verso noi donne dandoci opportunità sia di crescita professionale che personale. Infatti, l’anno scorso, ho avuto la fortuna di partecipare al corso di formazione professionale “Empowerment Organizzativo: il Talento Femminile”, dedicato in quelle giornate a noi giovani donne. Il condividere le nostre esperienze e apprendere consigli sul come valorizzare le nostre capacità, in una società che ancora presenta dei preconcetti sulla donna nel mondo lavorativo, è stato costruttivo ma in particolare liberatorio! Mi sono sentita importante per il gruppo aziendale, sensazione non scontata che mi ha spronata ancora di più a far emergere le mie qualità”.