Fanghi di depurazione, con le serre solari un problema in meno e una grossa risorsa in più
A Manfredonia sono in corso lavori di potenziamento del depuratore, che diventerà un esempio di ecosostenibilità.
Quando il sole aiuta l’acqua (impura) a migliorare l’intero ecosistema: c’è il depuratore, ci sono i fanghi che possono essere un problema e c’è… la serra solare che mette tutti d’accordo. La serra risolve il problema dello smaltimento dei fanghi, che diventano una risorsa in agricoltura migliorando la qualità dell’ambiente in termini di sostenibilità e di economia circolare. Acquedotto Pugliese sulle serre solari ha deciso di “scommettere” un bel po’ di soldi: nel piano di investimenti per il periodo 2020-2023, che il Consiglio di amministrazione della società di via Cognetti ha approvato nella sua prima seduta del 2021, tra gli investimenti più rilevanti figurano, infatti, quelli per la realizzazione di serre solari per l’essiccamento dei fanghi. Acquedotto Pugliese ha preventivato di spendere 105 milioni di euro per questi interventi.
Un azzardo? Tutt’altro: si tratta di un investimento strategico per migliorare il processo di depurazione e sostenere l’ambiente. A fronte di un sistema efficace e semplice e che ha esigui costi operativi, la serra solare consente di essiccare i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione, abbattendo sino al 90% il contenuto di acqua presente negli stessi, riducendo così la quantità di fanghi da rimuovere e, di conseguenza, abbattendo i costi di trasporto e conferimento degli stessi. Questo processo avviene, senza bisogno di utilizzare combustibili fossili, nelle serre solari.
«Acquedotto Pugliese – spiega l’ing. Piervito Lagioia, Responsabile Unità Tecnica della Direzione Reti e Impianti AQP – sta investendo molto nella disidratazione e nel trattamento dei fanghi, che è una delle componenti principali nella depurazione delle acque. Per migliorare la disidratazione dei fanghi, quindi eliminare la quota di acqua contenuta negli stessi, stiamo realizzando 14 serre su tutto il territorio pugliese di cui una verrà realizzata nell’impianto di depurazione di Manfredonia. Questa serra avrà la capacità di trattare 6800 tonnellate di fango all’anno e comporterà un investimento di 10 milioni di euro. Le serre solari hanno il vantaggio di sfruttare l’energia solare e, quindi, di ridurre i consumi energetici. All’interno di questa di questo capannone, che è rivestito di plexiglas, verrà depositato il fango, il calore del sole lo riscalderà a consentirà l’evaporazione dell’acqua contenuta in esso».
«I fanghi costituiscono una componente rilevante nel processo di depurazione. Al momento disponiamo spiega il presidente di AQP, Simeone di Cagno Abbrescia – di una ventina di sperimentazioni su come poter abbattere il costo di smaltimento dei fanghi e su come poter invertire il ciclo: da essere un “problema” a farli diventare una risorsa. Una di queste sperimentazioni è, per l’appunto, quella delle serre: impianti dove abbattere la quantità di acqua che è contenuta nei fanghi, naturalmente seguendo le prescrizioni contenute nelle diverse normative che regolano la materia, e far si che rimanga soltanto la porzione secca che può essere impiegata in agricoltura, ad esempio nella concimazione”.
A Manfredonia, Acquedotto Pugliese ha eseguito una serie di interventi per efficientare il depuratore. Dopo le opere di potenziamento della linea fanghi, sono in corso lavori per la costruzione di un silos per lo stoccaggio dei fanghi. Si tratta di interventi che porteranno l’impianto a diventare un esempio di depurazione ecosostenibile al servizio del territorio e dell’ambiente.