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faro di san cataldo
Arte Cultura Bellezza | 07 agosto 2024

Fari e torri, la storia corre lungo 900 km di costa

Fari e torri. Simboli di un'identità, quella pugliese. Ognuna di queste “sentinelle del mare” custodisce storie e leggende antiche, tramandate negli anni di padre in figlio. Oltre alla loro utilità per una navigazione sicura durante le notti più buie, i fari della Puglia sono diventati attrazioni turistiche molto ricercate, grazie alla loro affascinante architettura e al panorama mediterraneo che li circonda.

punta palascia


Fari e torri che corrono lungo gli oltre 900 chilometri di costa e sono simbolo di una rinascita: Torre San Felice a Vieste, Torre Pietra a Margherita di Savoia, Torre Calderina a Molfetta, il Faro di San Cataldo di Bari, il Faro di Punta Palascìa a Otranto e la Torre-Faro Carlo V di Torre San Giovanni (Ugento). Fari e torri del fuoco segreto (a cura di Christian Caliandro e Nicola Zito) diventano una mostra allestita all'interno del museo Pino Pascali di Polignano a Mare (visitabile fino al prossimo 22 settembre). Il progetto artistico, a cura di Christian Caliandro e Nicola Zito, mira ad offrire un nuovo punto di vista su sei luoghi importanti per l’identità della Puglia. Coinvolti sei artisti: Gea Casolaro, Serena Fineschi, Claudia Giannuli, Francesco Lauretta, Isabella Mongelli e Virginia Zanetti. I linguaggi utilizzati vanno dalla pittura alla scultura, dall’installazione al video, dalla fotografia e alla performance: ogni autore, con il proprio approccio, il proprio stile e il proprio linguaggio, si è relazionato con specifici aspetti geografici, storici e culturali. 

fondazione pino pascali


Gea Casolaro presenta “Non tutti i mari vengono per nuocere”: lettere realizzate con lamine di alluminio e retroilluminate per far riflette sul ruolo e sulla funzione  del mare. In “Herland”, ritroviamo la scultura, affidata a Claudia Giannuli: l'artista ha utilizzato tronchi di mandorlo potati per sistemare fiori in porcellana Ming. Serena Fineschi, invece, utilizza centinaia di matite colorate per raccontare il paesaggio. “Bagnanti al faro” di Francesco Lauretta si focalizza sul rapporto tra il mare e la costa, al cui confine sistema il faro. In “Rising Sea” Isabella Mongelli parte dal faro di Punta Palascìa e dal mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto per immaginare una giornata di un “fittizio solstizio d’estate” in cui i raggi di luce diurna si mescolano ai pensieri sul destino e sul significato di salvezza. Virginia Zanetti, infine, con “La danza del sale”, (grazie a video e foto) si concentra sul processo di lavoro d’estrazione del sale tipico di Margherita di Savoia.

Credits: viaggi.corriere, epahanepu, fondazionepascali

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