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Ambiente | 13 settembre 2022

Giù i consumi per risparmiare gas. A beneficiarne anche l'ambiente. Contro la povertà energetica arrivano le proposte dei Comuni.

Dai termosifoni spenti alle docce più brevi: il piano di razionamento del consumo di gas è stato definito. Il sei settembre il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha presentato le disposizioni con le quali l'Italia affronterà la crisi energetica dovuta alla diminuzione delle forniture di gas da parte della Russia. Il piano si sviluppa fondamentalmente su quattro direttrici: ridurre il riscaldamento, sfruttare i combustibili diversi dal gas, introdurre  comportamenti virtuosi e portare il livello degli stoccaggi di gas al 90 percento entro l'inizio dell'inverno. 

Dal canto loro anche i Comuni hanno messo in campo delle proposte per  fronteggiare la povertà energetica. Nei giorni scorsi l'Anci Puglia ha presentato una serie di possibili soluzioni finalizzate alla riduzione dei costi della pubblica illuminazione da sottoporre al MITE. Si parte dall'efficientamento di circa un milione di “punti luce” dei comuni pugliesi e dalla realizzazione di impianti fotovoltaici, da finanziare attraverso  i fondi del Pnrr e l'accesso al Fondo Kyoto, cioè le risorse ministeriali per il finanziamento di misure per la riduzione delle emissioni inquinanti in attuazione del Protocollo di Kyoto. Si potrebbe inoltre, sostiene ancora ANCI Puglia, ottenere un  milione di “chilowatt picco”di fotovoltaico da impianti che potrebbero sorgere nelle aree industriali o artigianali dei comuni. “In questo modo si ridurrebbe del 50% l'emissione di CO2 e si riuscirebbero a salvaguardare i bilanci” ha spiegato il presidente di Anci Puglia, Ettore Caroppo. 

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Spinte dalla crisi energetica anche le anziende pugliesi accelerano per un cambio di passo. Prova ne è l'aumento delle richieste di accesso ai fondi di finanziamento per l'indipendenza energetica attraverso le fonti rinnovabili. Tra aprile e luglio la richiesta per usufruire della misura regionale ha subito un incrementodel 63% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Grazie a una modifica alla norma introdotta a marzo la Regione Puglia ha dato infatti alle aziende la possibilità di stilare un programma di investimenti che prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili da sottoporre a finanziamento. 

Se cambiano le infrastrutture dovranno cambiare anche mentalità e abitudini. Il piano ministeriale ha  infatti elencato una serie di comportamenti che, se messi in pratica, contribuiranno sostanzialmente alla  riduzione dei consumi. Tra queste l'ormai nota pratica di spegnere il fuoco dopo l'ebollizione dell'acqua per la cottura della pasta. Buona pratica da adottare è anche quella di fare docce più brevi. In questo modo si ottiene un doppio risultato: si risparmia gas e ci si abitua a utilizzare con più attezione la risorsa idrica.

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 Queste semplici attenzioni, ha stimato il Ministero, porterebbero al risparmio di oltre 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Si può risparmiare energia anche mettendo mano al portafogli, per esempio sostituendo i climatizzatori con modelli più efficienti o installando pannelli solari termici.  Il Mite ha indicato anche la riduzione di un grado del riscaldamento degli edifici, a 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, a 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza  per tutti gli altri edifici.

L'attenzione alla bolletta ha quindi sviluppato un maggior riguardo verso l'utilizzo oculato delle risorse a noi più care.
 

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