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stand AQP a Ecomondo 2021
Futuro | 17 novembre 2021

I giovani salveranno il pianeta

Con il loro ingegno ed entusiasmo vincono progetti “Pin”, sono la promessa di un futuro migliore.

Parola d’ordine: sostenibilità. Lo sviluppo economico, il nostro lavoro, la scuola, il modo stesso di vivere dovranno essere compatibili con la difesa del nostro ambiente che lancia sempre più segnali di sofferenza. In questo senso, le istituzioni, la Regione Puglia in particolare, promuovono progetti, idee fondati su innovazione e nuova tecnologia coniati con il fervore dei giovani pugliesi. Si punta sul risparmio della risorsa idrica e sulla maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili. Tematiche sulle quali è forte l’impegno di AQP

Archè, la web tv della sostenibilità di AQP a Ecomondo, la fiera specializzata di Rimini punto di riferimento in Europa per la green economy, ha ospitato diversi giovani premiati dall’Agenzia regionale per innovazione e tecnologia (Arti) che ha lanciato un apposito bando. 

 

Fiera Ecomondo Rimini
Fiera Ecomondo Rimini


Tra i progetti presentati ricordiamo “Bloodylicious” di Francesca Ungolo, il progetto sull’adozione degli alberi di ulivo di Antonio Vaccariello e Lucia Del Vecchio, “Binbike” di Nico Capogna. 


Francesca Ungolo, quando la toppa è migliore del buco 

Chi ha detto che un abito usato non possa godere di una seconda vita? Francesca Ungolo è la fondatrice di Bloodylicious, un progetto di moda sostenibile. “La nostra idea è nata quando abbiamo conosciuto un dato molto preoccupante, quello del rifiuto tessile che rappresenta la seconda causa di inquinamento mondiale perché non esiste un sistema di smaltimento dedicato a quel tipo di rifiuto”. La necessità aguzza l’ingegno. “I tessuti usati oggi vengono semplicemente riversati nell’indifferenziato”. Ecco l’idea. “Raccogliamo i rifiuti di aziende e laboratori artigianali che lavorano nel settore tessile che altrimenti andrebbero nell’indifferenziato e li trasformiamo principalmente in toppe. Abbiamo cercato di dare vita ad un sistema di economia circolare”. Quando si dice che la toppa è meglio del buco. “Se parliamo di toppa, pensiamo anzitutto all’idea di recupero. Usiamo la parola toppa anche quando facciamo un errore e siamo soliti dire: mettici una toppa. Ci siamo innamorati di questa idea, di questa pratica”. Questo progetto è sostenuto da Arti con cui hanno vinto il premio Pin (Progetti per l’innovazione). “Hanno creduto fortemente in questa idea ed hanno deciso di finanziarla con un premio dedicato appunto all’imprenditoria giovanile. Le nostre toppe non hanno la forma classica di un ovale ma qualunque tipo di forma, una barca, un fico d’india o il volto di un personaggio famoso”. Tra i personaggi già realizzati ci sono Lucio Dalla e Domenico Modugno. Una sostenibilità perfino creativa. Stanno già commercializzando i prodotti. “Le toppe non si vendono singolarmente ma vengono applicate sulle shopper o sulle t-shirt in cotone biologico. Abbiamo scelto questo tipo di cotone anzitutto perché per la coltivazione del cotone biologico abbiamo una riduzione dell’80 per cento di acqua per cui si tratta di un materiale prezioso ma al tempo stesso importante”. 

Antonio Vaccariello: l’ulivo è vita

Antonio Vaccariello ha 29 anni e dedica la sua vita all’agricoltura con Lucia Del Vecchio, sua socia in un progetto, anch’esso vincitore del premio Pin finanziato da Arti, Agenzia regionale tecnologia e innovazione. Sono entrambi figli di agricoltori. Lui si occupa di agricoltura e lei di amministrazione. “Abbiamo deciso di aiutare le varie aziende agricole della Regione ad adottare gli ulivi”. È il punto centrale del loro progetto innovativo. “Oggi, vendere olio per un agricoltore è diventato molto difficile. Ci sono costi insopportabili e spesso per questo motivo si portano i terreni all’abbandono. C’è, dunque, bisogno di un sostegno economico che solo il consumatore può offrire, scegliendo bene”. Come fare? “Si deve scegliere olio vero, non semplicemente olio extravergine di oliva. Ossia, l’olio di qualità che gli agricoltori producono. In base al progetto, i consumatori scelgono l’olio che deriva un’azienda agricola e possono seguire i diversi passaggi della produzione”. Il consumatore viene responsabilizzato e diventa quindi una sorta di controllore dell’agricoltore. “Si fa carico di quel determinato albero seguendone tutto il percorso, dalla potatura della pianta sino all’imbottigliamento dell’olio extravergine di oliva. Poi, riceve l’olio a casa a seconda dell’albero prescelto, piccolo, medio o grande”. Attraverso una piattaforma che gestiscono in autonomia, i due giovani vincitori del premio Pin vanno direttamente in azienda agricola per scattare foto o montare video. “Siamo a diretto contatto con gli agricoltori”. Hanno assegnato anche dei nomi a ciascun albero con una targhetta apposta sotto l’albero che sarà identificativa. “È come assegnare a ciascun ulivo una identità. Un ulivo oggi non ha un nome ma è un albero come tanti. I nomi vengono scelti dal consumatore e dedicati ai propri figli”. Il nome più curioso è Vita con cui si offre un senso all’albero simbolo di vita. Diverse aziende presenti ad Ecomondo desiderano investire nel progetto. “Vogliono adottare alberi di ulivo anche per il periodo natalizio”. 

Riutilizzo dell’acqua: una benedizione

E a proposito di ulivi, va ricordata la forte e decisiva spinta innovativa di AQP in un settore come l’agricoltura. Parliamo degli impianti di affinamento che raccolgono acqua dai centri urbani, la depurano mediante trattamento di tipo biologico e la sottopongono a ulteriori procedure di affinamento per restituirla agli agricoltori. Un esempio su tutti, il depuratore di Ostuni. Si trova in un’area di circa 3 ettari, raccoglie i reflui del centro urbano e delle sue marine, li depura e poi li immette in un impianto di affinamento. Le acque ormai purificate si raccolgono in vasche di accumulo, pronte per essere riutilizzate ad uso irriguo. Il presidio è ubicato in località Lama D'Antelmi, in area agricola, a circa 4.500 metri a nord dal centro abitato di Ostuni e 1500 metri dalla linea di costa. L’area irrigata si estende per circa 150 ettari nelle contrade “Alberodolce”, “Santa Toce” e “Pezza La Spina”. Per toccare con mano i benefici che questa pratica è sufficiente ascoltare la voce degli agricoltori. Sebastiano Zaccaria è uno degli ulivicoltori che fruisce delle acque affinate nei suoi 21 ettari con ulivi secolari in contrada “Alberodolce”. Da generazioni si tramanda l’ulivicoltura in famiglia. “Nel lontano 1997 aderii ad un programma di sviluppo rurale con finanziamenti per la mia azienda grazie anche al Comune. Oggi grazie a questo impianto Aqp ricevo acqua depurata. Quell’acqua è benedetta, serve tantissimo. Per l’agricoltura è un toccasana. Non sono certo l’unico, siamo molti utenti”. Domenica Vicenti è la responsabile della depurazione e affinamento per AQP nella provincia di Brindisi. Intervistata da Archè, la web tv della sostenibilità di AQP, spiega: “un altro riutilizzo nobile dell’acqua depurata e affinata è in agricoltura. Nella provincia di Brindisi abbiamo l’affinamento della città di Ostuni”. Accanto all’impianto c’è anche quello di affinamento. “Il depuratore di Ostuni – spiega Vicenti – ha una potenzialità di circa 65mila abitanti equivalenti. Vengono trattati non solo i reflui provenienti da Ostuni ma anche dalle marine, come Pilone o Rosa marina che durante il periodo estivo sono affollate da turisti. Sin dal 2008, l’acqua depurata durante la stagione irrigua, da maggio a ottobre, è affinata per essere quindi riutilizzata in agricoltura in un comprensorio di circa 150 ettari, prevalentemente pascolo, uliveto e vigneto”. 
 

Nico Capogna: vai con la bici

La start up di Nico Capogna riceve oggi, con il suo giovane progetto innovativo, il sostegno della Regione Puglia attraverso Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione. Capogna è Ceo, ossia ammnistratore e co-founder, co-fondatore, di “Pin Bike”. “È un sistema che permette di rilasciare incentivi economici agli utenti che scelgono di spostarsi con la mobilità sostenibile, nel bike work e nel bike to school. Quindi, con bin bike premiamo economicamente chi si muove in bicicletta, chi va al lavoro in bicicletta”. Il sistema esiste da 4 anni. Da 2 anni è già attivo nella città di Bari. “Abbiamo fatto tanti passi avanti in questi 4 anni e siamo attivi a Bari, Bergamo, Foggia, Pescara, Bologna, Torino. Ad Istanbul abbiamo vinto un progetto europeo che partirà in primavera. Siamo in finale per i progetti start up per il clima”. E sul tema della eco mobility è intervenuta la responsabile area servizi generali e mobility manager AQP,  Giulia Mastrodonato per raccontare il percorso da tempo intrapreso da AQP: “le sfide che oggi si trovano ad affrontare i Fleet e Mobility Manager delle grandi aziende sono molteplici. Dalla transizione energetica e riorganizzazione della mobilità aziendale, dopo gli stravolgimenti causati dalla pandemia, alla sicurezza e telematica.  C'è un tema, però, che più di ogni altro deve diventare una priorità: il green, e cioè l’abbassamento delle emissioni del nostro parco veicoli. Acquedotto Pugliese, con l'introduzione di auto ibride ed elettriche nella propria flotta aziendale, ha intrapreso una delle più importanti sfide della nostra epoca: sentirsi "coprotagonista" nella salvaguardia dell'ambiente.  Ed è proprio in questa ottica che, partire dal 2019, la flotta di AQP si è arricchita di un nuovo mezzo: la bicicletta elettrica. Non c’è dubbio: i veicoli elettrici ed elettrificati rappresentano il futuro della nostra flotta, ma non bisogna dimenticare il presente e l’importanza che oggi hanno ancora le motorizzazioni termiche. AQP ha fatto e sta facendo tanto sul tema della mobilità sostenibile. Siamo sul pezzo”.

 

Stand AQP a Ecomondo 2021
Stand AQP a Ecomondo 2021

 

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