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Il futuro è digitale. In Puglia le aziende ripensano all’innovazione sostenibile
Dialogo | 06 giugno 2022

Il futuro è digitale. In Puglia le aziende ripensano all’innovazione sostenibile

Digitalizzazione e sostenibilità: sono le principali direttrici dello sviluppo in Puglia. Numerose le azioni messe in campo per le comunità e le aziende, protagoniste nel futuro grazie alle opportunità della nuova programmazione europea, fondi PNRR e risorse regionali. É stata anche presentata al Consiglio regionale una proposta di legge per la valorizzazione delle cosiddette “società benefit”, approvata in giunta a maggio scorso, ovvero a vantaggio  di quelle  imprese che - oltre agli obiettivi aziendali - scelgono di adoperarsi per produrre un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. E’ il segno di un cambiamento di visione che abbraccia tutti i settori, come conferma l'assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.
 
Secondo i dati forniti da Confindustria Puglia, il 71% delle nuove attività considera la sostenibilità delle proprie azioni come elemento fondamentale. Come si coniugano in questo scenario  'innovazione' e rispetto della ‘tradizione'?

Oggi siamo di fronte ad una concreta possibilità di evoluzione e il digitale rappresenta una grande occasione per valorizzare tutti i settori produttivi. Dovremo farlo sempre più nel segno del “marchio Puglia”, con attenzione a tutti i settori. Innovazione e tradizione sono concetti che si coniugano attraverso i materiali per esempio, migrando verso nuove opportunità. Tutti  sono investiti da questa sfida. Anche l’Artigianato può  aprirsi ad una nuova grande occasione di sviluppo abbracciando il design e la sostenibilità. Pensiamo alla ceramica, alla terra cotta, alla pietra leccese, o alle luminarie. Sono solo alcuni esempi per sottolineare come tutti i settori produttivi - dal più tecnologico al più tradizionale - devono sentirsi protagonisti.

 In Puglia le aziende ripensano all’innovazione sostenibile
 
La task force regionale per l'utilizzo dei fondi del Pnrr è a lavoro da tempo, a che punto siamo?

L'obiettivo della task force è supportare i territori a cogliere quest'opportunità. Su alcuni ambiti la competenza è strettamente regionale. Siamo a lavoro quindi per costruire una progettualità con impatti reali sui territori. Anche in quei settori che non hanno opere pubbliche tangibili, ma realizzano servizi infrastrutturali come, appunto, quelli del digitale. Servizi che generano sviluppo per tutto il territorio.
 
Una delle principali sfide per il territorio sarà infatti implementare i servizi digitali, a vantaggio di imprese e cittadini. Attualmente i piccoli Comuni sono ancora in difficoltà nell'affrontare la transizione digitale. Quali progetti sono in campo?

La nuova programmazione regionale ha dei capitoli specifici proprio su digitale e sostenibilità per le imprese e le comunità. Vogliamo aiutare i territori creando un fascicolo digitale del cittadino che vada oltre i servizi anagrafici già previsti dallo Stato. Il digitale farà un passaggio in avanti se diventerà per tutti. In questi anni il digitale si è concentrato sui sistemi di sicurezza e non sui servizi. Dobbiamo provare a generare servizi anche per i piccoli Comuni che sono in grande difficoltà rispetto ai servizi digitali, la Regione offre loro il fondo per l'innovazione. La sfida del domani è fare in modo che il cittadino veda nel servizio digitale della pubblica amministrazione, territoriale e regionale, un velocizzatore delle proprie istanze.
 

 In Puglia le aziende ripensano all’innovazione sostenibile

Parlando di sviluppo c'è in campo anche il grande tema delle ZES (zone economiche speciali). Ci sono stati approcci concreti con il governo.
 
Siamo a lavoro con i commissari per facilitare l'insediamento industriale. Abbiamo fatto un lavoro di conoscenza e valorizzazione pubblicando anche un portale, 'zespuglia.com', che consente di conoscere cosa sono le Zes e quali vantaggi portano. Siamo a lavoro insieme ad Asset per fare in modo che il tema dell'insediamento industriale sia facilitato anche rispetto ai servizi collegati: pensiamo alle forniture di luce, gas, acqua  per citarne alcuni. L'agevolazione deve essere anche burocratica, con autorizzazione  unica in trenta giorni. 
Si tratta pertanto di una sfida reale fra le tante opportunità presenti,  che merita di essere approfondita con il protagonismo di imprese, associazioni di categoria e cittadini in un percorso virtuoso che guarda con ad un domani sostenibile, moderno ed efficiente.

 In Puglia le aziende ripensano all’innovazione sostenibile
 

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