La prima fontana a Bari: storia di una rivoluzione
Il 24 aprile 1915 un’intera comunità in festa a Piazza Umberto
Il primo zampillo sgorgò a Bari il 24 aprile del 1915 nella fontana monumentale di Piazza Umberto. Così un’area in perenne lotta contro la scarsità d’acqua cambiava vita, grazie ad Acquedotto Pugliese (AQP). Un momento di festa, interrotto pochi giorni dopo dallo scoppio della “grande guerra”. Bisognò attendere la fine degli anni Trenta affinché le reti di AQP raggiungessero ogni angolo della Regione.
Ma quel sabato pomeriggio del 1915 l’idea della guerra era lontana e Piazza Umberto era gremita di gente. Assiepati intorno alla fontana guardavano il “miracolo” dell’acqua. Dalla ressa in molti venivano fuori bagnati. Impossibile non immergersi in quella gioia. Tra la gente c’era anche Domenico Cantatore, tra i pittori pugliesi più influenti del primo Novecento, allora non ancora divenuto celebre.
Ha ricordato così quei momenti: “I possidenti buttarono le chiavi delle cisterne nella strada e le donne andarono in chiesa a ringraziare i santi. La ressa intorno alla fontana si fece frenetica. Dalla calca cominciarono a uscire le prime persone completamente bagnate. Io ero dietro, incapace di farmi largo, ma vidi scorrere il primo rivolo d’acqua tra i miei piedi nudi”.
Si trattava infatti di un’opera maestosa, quasi impensabile. Prendere l’acqua dalle fonti di Caposele in provincia di Avellino e farle percorrere circa 180 chilometri. Nel 1868 un’epidemia di colera spinse gli amministratori dei territori Bari e Foggia a indire un concorso pubblico per la realizzazione di un acquedotto. L’idea vincitrice fu proposta da Camillo Rosalba, ingegnere poco più che 40enne. L’intuizione fu quella di sfruttare il fiume Sele per spingere l’acqua fin nel cuore più profondo della Puglia, utilizzando il dislivello con un processo di caduta.
Oggi sono presenti sul territorio oltre 40.000 chilometri di reti, 5 potabilizzatori, 184 impianti di depurazione gestiti con tecnologie avanzate e sostenibili, 5 impianti di affinamento per il riutilizzo in campo agricolo, oltre 4 milioni di residenti serviti, 25 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Una realtà che giorno dopo giorno si prende cura dell’acqua nel suo viaggio.