L’anima green di Acquedotto Pugliese a Ecomondo
“Progettiamo insieme un mondo migliore”, il payoff di Ecomondo, la rassegna riminese dedicata alle più interessanti esperienze tecnologiche e industriali in tutti i settori dell’economia circolare, dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile, ricalca perfettamente l’impegno messo in campo in questi anni da Acquedotto Pugliese. In termini di sinergia con i propri partner istituzionali e con le più significative iniziative imprenditoriali del settore, per un servizio sempre più efficiente, nel quadro di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e, quindi, nella direzione di una maggiore qualità della vita per i cittadini.
Ne sono prova le diverse attività realizzate in collaborazione con le istituzioni accademiche pugliesi, a cominciare dal Politecnico di Bari, e con le più dinamiche imprese del settore dell’innovazione tecnologica. Per non dire, delle collaudate interazioni con tanti partner istituzionali: dall’Autorità Idrica Pugliese all’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente.
È per questo che Acquedotto Pugliese, sia pure in forma digitale, non ha voluto mancare l’appuntamento con Ecomondo, ribadendo l’importanza di investire su modelli di sviluppo, nel campo strategico dell’utilizzo della risorsa idrica, improntati al risparmio e al riutilizzo, come risultato di complesse e laboriose attività di risanamento della rete e di affinamento della risorsa utilizzata. Puntando, inoltre, nell’ottica di una condivisione delle strategie e degli obiettivi, su coinvolgenti campagne di comunicazione, grazie a cui promuovere tra i cittadini un diverso atteggiamento nei confronti della necessità di valorizzare e tutelare l’acqua.
Tutti concetti, questi, ripresi nel concept a cui si è ispirata l’ideazione dello stand progettato, ma non realizzato, per Ecomondo, di cui il rendering, qui riportato, può offrire un’idea.
Riprendendo lo slogan della fiera, “Progettiamo un mondo migliore”, il concept si ispira all’ápeiron (ἄπειρον) di Anassimandro, il celebre filosofo dell’antichità greca: ciò che non ha limite, l’indefinito, l’assoluto; il principio universale e unificante del mondo. Un mondo che contiene in sé tutte le “qualità” per riprodursi in un ciclo infinito, a cui può porre termine solo un’inappropriata - ma vorremmo dire dissennata - gestione delle sue ricchezze da parte del genere umano. E quando si parla di ricchezze naturali si parla ovviamente di acqua, la cui valorizzazione e tutela sono gli imperativi categorici dell’Acquedotto Pugliese, rivolto a sviluppare ogni innovazione tecnologica utile allo scopo, nell’ottica di un’azienda davvero al servizio dei cittadini, anche della loro sensibilità green.
Sono i concetti che il progetto dello stand ha inteso esprimere, concentrando l’attenzione su una galleria stilizzata che simboleggia la sequenza dei geni nel dna, l’elemento costitutivo della vita dell’uomo, rappresentativo della sua capacità di riprodursi all’infinito, attingendo alla sua risorsa fondamentale: l’acqua.
L’acqua il bene più prezioso per la vita. L’oggetto della mission di Acquedotto Pugliese. La risorsa principale da cui dipende lo sviluppo e il benessere di milioni di cittadini nel Tacco d’Italia.
L’acqua alla cui tutela mirano, in particolare, due dei più recenti progetti a cui Aqp aderisce.
Il primo, Project Ô, finanziato dall'Unione Europea e caratterizzato da un consorzio di 24 partner, riuniti dal comune obiettivo di dimostrare come piccoli circuiti locali di gestione dell'acqua possono essere utili per alleviare la pressione sui grandi sistemi. Con l’obiettivo di fornire una visione circolare della risorsa “acqua”, fornendo strumenti tecnici e approcci che consentono il riutilizzo e il riciclo di fonti “alternative”: acque salmastre / salate, acqua piovana, acque sotterranee, acque industriali, acque “reflue”.
Nell’ambito dell’iniziativa, Acquedotto Pugliese ospiterà l’impianto AD.VERT composto da due tecnologie: un modulo di nanofiltrazione, sviluppato dall’Università di Aalborg (Danimarca) e un sistema PEF, denominato HiNaPEF (High Voltage Nanoseconds Pulsed Electric Field), brevettato dall’azienda torinese Iris.
L’altro progetto su cui punta Aqp va sotto il nome di Re Water ed è finalizzato all’uso delle acque prodotte e già impiegate in campo agricolo per ulteriori utilizzi. In particolare, il comune di Gallipoli potrà beneficiare delle acque depurate anche per il lavaggio delle strade, evitando inutili e dannosi sprechi.
Finanziato dal programma Interreg Greece-Italy e sviluppato dalla dal Politecnico di Bari in collaborazione con l’Università di Patrasso, Re-Water punta a facilitare l’introduzione di tecnologie e processi ecosostenibili nella gestione delle acque reflue, contrastando l’inquinamento delle acque marine, in particolare tramite una migliore gestione e successivo riutilizzo degli scarichi urbani.
Attraverso lo studio dei due casi pilota nei comuni di Gallipoli e di Patrasso, il progetto punta a definire le linee guida per una gestione transfrontaliera e sostenibile delle acque reflue. Re Water intende inoltre trasferire il proprio bagaglio di innovazione tecnica a diversi decisori politici, attraverso workshop tematici che si svolgeranno in Grecia e in Italia rivolti a cittadini, pubblica amministrazione e personale tecnico.
Acquedotto Pugliese, insomma, è impegnato a cavalcare i tempi, interpretando le richieste che giungono dai cittadini per un servizio sempre più efficiente ma, allo stesso tempo, rispettoso dell’ambiente. Per una qualità della vita davvero migliore.