Lotta allo spreco alimentare per un'economia sostenibile
In Puglia, ogni anno, si sprecano 250 tonnellate di cibo con conseguenze (negative) anche sulle risorse per produrli, energia, acqua, sfruttamento del territorio, combustibili, perdita di preziosa biodiversità.
"Dobbiamo cambiare paradigma, pensare al cibo come bene comune e non come merce”. A dichiararlo Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente della Regione Puglia, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, illustrando la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, recentemente adottata dall’Assessorato all’Ambiente, proprio sul contrasto allo spreco alimentare e per la promozione dell'economia circolare.
Trasformare i sistemi agroalimentari rendendoli più efficienti, inclusivi e sostenibili è poi fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi quando abbiamo adottato, recentemente, la Strategia regionale di sviluppo sostenibile, a cui abbiamo dedicato un focus specifico. Pensiamo poi che il 53% dei rifiuti alimentari proviene dalle famiglie, quindi l’educazione dei consumatori è un punto critico per cui è necessario un grande sforzo.
Bisogna imparare a organizzare meglio la spesa, a non comprare più del necessario e a mettere il cibo nuovo in fondo al frigorifero così da consumare prima i prodotti in scadenza. Per questo abbiamo pensato a una campagna di sensibilizzazione, che partirà a marzo, che abbia un obiettivo diverso rispetto ai messaggi standard che venivano fatti passare sul tema: non vogliamo colpevolizzare il cittadino ma spingerlo a capire che non sprecare è utile, conveniente, è una scelta di buon senso.
Coinvolgeremo la grande distribuzione, la ristorazione, i mercati a km 0 e le scuole ma entreremo anche nelle case dei pugliesi, suggerendo una serie di soluzioni semplici e creative da adottare ogni giorno”.
Nello specifico per monitorare la scelta regionale di sostenibilità “Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo” è stato associato, tra gli altri, anche una proposta di indicatore di contesto specifico sullo spreco alimentare sistemico, definito “regional food waste” che, con il supporto dell’Agenzia regionale Arti, verrà sviluppato quale parametro per garantire il monitoraggio della strategia su questo specifico tema.