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Parola ai mitili.
In primo piano | 06 settembre 2022

Mare caldo, ma non è una buona notizia. Parola ai mitili.

Il mare ha la febbre. Immergendo il termometro nelle acque che bagnano la Puglia, scopriremmo ad esempio che nell'ultimo anno la temperatura è aumentata di un grado. Nel golfo di Taranto, lì dove è presente una sede dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, la temperatura ha toccato il picco di 30 gradi. Una cifra che non si registrava dal 2003. Un bagno caldo per nulla piacevole per le creature, animali e vegetali, che abitano i mari. Tra i più a rischio ci sono i militi. Calandoci nelle acque del Mar Piccolo di Taranto abbiamo incontrato un gruppo di mitili bivalvi, meglio conosciuti come “muscoli” oppure “cozze”. Non avevano un bell'aspetto.

taranto allevamento cozze

Cos'è che vi sta danneggiando maggiormente?

“L'acqua scotta. Ormai da settimane fa davvero caldo, sembra di essere alle Maldive, ma quelli non sono posti per noi. La nostra temperatura ideale è 20 gradi. Negli ultimi anni, invece, il nostro termometro segna dai 26 ai 28%. Il Mediterraneo è il mare che si scalda più velocemente di tutti. Dal 2005 ad oggi, ci hanno raccontato i nostri antenati, la temperatura è aumentata di oltre 4 gradi. Rispetto alla media globale c'è una velocità di riscaldamento del 20%. 

Questo cosa comporta?

Noi siamo organismi filtratori. Vuol dire che ci nutriamo delle particelle che si trovano in sospensione nell'acqua di mare. Per riuscire a mangiare bene, e quindi a crescere, abbiamo bisogno che la temperatura non sia superiore a venti gradi. Altrimenti impieghiamo il doppio del tempo a diventare grandi, molti di noi non ce la fanno e muoiono prima, proprio come è successo lo scorso anno. Tra un po' noi scompariremo e forse arriverà qualcun'altro. 

mitili

Qualcuno sta prendendo il vostro posto?

Per fortuna non è ancora successo. Nell'ultimo periodo sono apparse specie mai viste prima. Specie tropicali. Ne abbiamo contate oltre mille. I nostri litorali sono invasi dalle meduse e da molti pesci che risalgono il canale di Suez seguendo appunto il calore dell'acqua. In alcuni punti del Mediterraneo è stato avvistato addirittura il pesce scorpione che di solito vive nel Mar Rosso e nell'Oceano Pacifico. 

Noi cosa possiamo fare per aiutarvi?

Voi umani potete fare molto. Serve innanzitutto l'azione coordinata di tutti i governi. Il riscaldamento globale riguarda ognuno di voi in ogni parte del mondo. Magari non ci pensate, ma se tutti iniziaste ad abbassare di un grado il termostato durante l'inverno, a utilizzare meno i condizionatori d'estate, a prendere i mezzi pubblici o a usare la bicicletta le cose cambierebbero. Una persona non fa la differenza è vero, ma milioni certamente.
 

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