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il tesoro da scoprire a Mola di Bari
Futuro | 13 giugno 2022

Mare e arte: il tesoro da scoprire a Mola di Bari

I pescatori trascinano le barche a riva, raccolgono le reti e si scambiano sguardi stanchi bruciati dal sole a fine giornata. Questa è una delle prime immagini che i visitatori portano con sé quando scoprono Mola di Bari. Paese che accoglie l'Adriatico con il suo porto, il suggestivo lungomare e il mercato del pesce. Una comunità che custodisce il passato ma è in corsa verso il futuro con progetti innovativi per la cosiddetta transizione green. 

il tesoro da scoprire a Mola di Bari
Porto di Mola di Bari


Tra le mura del centro storico, è custodito il castello Angioino del 1200, il teatro comunale “Niccolò Van Westerhout”, tra i più antichi della regione, realizzato nel 1888 e le chiese del XII secolo. Quest'affascinante tesoro storico, conservato con attenzione dalla comunità molese, lascia a bocca aperta i turisti spesso stupiti dalla scoperta di una realtà costiera che si contende la notorietà con le vicine Polignano e Monopoli. 

L'imminente stagione turistica vede numerosi appuntamenti già in calendario. Il festival musicale Locus; il festival di cinema e letteratura “del racconto il, film”; la notte bianca dei giovani; la rassegna Fabula est, fino ai concerti di fine agosto realizzati con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sound e Regione Puglia. Senza dimenticare l'ormai storica sagra del polpo.

Eventi e luoghi da scoprire in modo sostenibile. Di recente il castello Angioino ha infatti accolto un infopoint tramite il quale è possibile accedere ai servizi dell'Ecometrò, vale a dire la rete di itinerari “lenti e sostenibili” realizzati nell'ambito del distretto “Mari tra le Mura”che riunisce i comuni di Conversano, Polignano a Mare, Rutigliano e appunto Mola di Bari. Sono state predisposte dieci linee di autobus e ciclovie per attraversare i territori in modo alternativo. 

Per sviluppare a pieno le potenzialità di un territorio occorre però anche innovare ed essere al passo con i cambiamenti sempre più rapidi del contesto economico. I pescatori che si incontrano entrando a Mola nascondono, oltre i propri sorrisi, le difficoltà che li hanno portati a manifestare nei giorni scorsi per il caro gasolio. Se si ferma un settore nevralgico, e identitario, come la pesca si ferma tutto.

In occasione della presentazione a Mola di Bari del testo “Idrogeno il nuovo oro”, del professor Nicola Conenna, il sindaco, Giuseppe Colonna, ha spiegato l'importanza per i Comuni di farsi promotori del cambiamento. L'amministrazione molese ha istituito l'assessorato alla bioeconomia per seguire da vicino le operazioni di transizione digitale e green.

il tesoro da scoprire a Mola di Bari
Giuseppe Colonna, sindaco di Mola di Bari


“I bilanci di tutti gli 8mila comuni italiani – ha spiegato il primo cittadino- subiscono aumenti sulle utenze che superano il 40% a causa del costo dell'energia. Fondi per la spesa corrente che togliamo al turismo, alla cultura e alle attività produttive. Insomma le fondamenta della nostra città. Bisogna puntare su nuove soluzioni come l'idrogeno e sfruttare senza spreco le risorse. Pensiamo alla necessità di recuperare le acque reflue e sfruttarle per l'agricoltura e l'energia. Con Acquedotto Pugliese sono al vaglio dei progetti che vanno proprio in questa direzione”. 

Il turismo non è una cartolina, insomma, ma un sistema complesso che deve contemplare lo sviluppo del territorio in ogni suo aspetto. L'economia circolare si arricchisce così del prefisso “bio”. La bioeconomia, secondo la definizione della Commissione europea del 2012, è un nuovo sistema basato sull'utilizzo sostenibile di risorse naturali e soprattutto rinnovabili.

il tesoro da scoprire a Mola di Bari
Particolare castello Angioino


“I Comuni, in questa fase – ha aggiunto l'assessora alla Bioeconomia Elvira Tarsitano- devono immaginare nuovi modelli di produzione e consumo in ottica di sostenibilità. Ambiente, turismo e bioeconomia circolare sono il futuro delle pubbliche amministrazioni. Siamo in un'epoca di cambiamento e dobbiamo immaginare un futuro a passo con i tempi”. 

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