MARLESS, un progetto per salvare l’Adriatico
Approvato accordo tra Regione e Arpa Puglia. Maraschio: “Un’azione a tutela dei nostri mari”
Salvare l'Adriatico dalla minaccia dei rifiuti e della plastica: è l'obiettivo di MARLESS, il piano strategico sottoscritto da Regione Puglia e ARPA approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. Il piano prevedere la messa in campo di attività per il monitoraggio e il campionamento di rifiuti di plastica nel bacino dell'Adriatico attraverso azioni transfrontaliere.
Il mare infatti non conosce confini, ecco perché occorre un cambio di passo nella sua tutela. Un nuovo approccio che coinvolga più soggetti. MARLESS (Marine litter cross-border awarness and innovation actions) rientra infatti nell'ambito del programma INTERREGG Italia-Croazia 2014-2020. La cooperazione internazionale diviene sempre più un elemento imprescindibile per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo dei territori nazionali e internazionali. In quest’ottica Acquedotto Pugliese AQP è partner di Regione Puglia in numerosi progetti di cooperazione internazionale, tra cui il progetto Cross Water, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro 2014- 2020, che ha come obiettivo la promozione della crescita economica e l’intensificazione della cooperazione nell’area adriatica meridionale, attuando azioni comuni tra attori istituzionali e no-profit nazionali e regionali e promuovendo uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile.
Con MARLESS, entro la fine del 2022 saranno effettuali campionamenti di rifiuti spiaggiati su due aree della costa pugliese. Altre analisi saranno svolte sulle microplastiche in mare e su un campione di almeno 30 esemplari di mitili.
“È un’ulteriore importante azione a tutela dei nostri mari e delle nostre coste”, ha commentato l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio. “Il sistema universitario e della ricerca sono partner privilegiati e irrinunciabili per attuare interventi decisivi che ci consentano di affrontare l’annoso problema dei rifiuti marini nel mare Adriatico. Con questo accordo entra nel vivo un progetto che ha una portata di straordinaria importanza per la Puglia e non solo. Attraverso la valutazione e il monitoraggio dell'ambiente marino potremo non solo costruire politiche volte a tutelare e migliorare l’habitat e la tenuta dell’ambito costiero ma anche la salute umana, attraverso un approccio sostenibile e l’uso di tecnologie avanzate”.
Tra gli obiettivi specifici di Marless c’è la raccolta di almeno 40 tonnellate di rifiuti marini all’anno attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. Salvare il mare vuol dire anche intervenire sulla consapevolezza dei cittadini. Attraverso la diffusione delle analisi raccolte si punterà ad aumentare le buone pratiche di prevenzione dell’inquinamento marino.
“Avere dati esaustivi e completi è essenziale per prendere decisioni corrette”, a sottolinearlo è Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia. “MARLESS è un ulteriore tassello in un’ampia strategia per la tutela dei mari. Investiamo insieme alla Regione per verificare i modelli di dispersioni delle plastiche e microplastiche in mare. Ciò ci permette di capire dove si creano punti di accumulo e dove intervenire con strumenti per la prevenzione e rimozione degli inquinanti. Stessa cosa facciamo con i mitili e con i bioti con ulteriori approfondimenti”.
“Le nostre attività – ha spiegato ancora il dg Bruno - sono di termometro, poi con i decisori politici si lavora sulla cura. Senza dati chiari è impossibile prendere decisioni giuste. Non basta avere risorse strumentali e finanziarie se gli interventi non sono calibrati. Il quadro conoscitivo per la tutela dell’ambiante è fondamentale, altrimenti si crea confusione e, seppure in buona fede, si possono fare danni”.
