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Riccio di mare 
Le voci impossibili | 05 aprile 2023

Mi presento: sono il riccio di mare. Buono da gustare ma in via di estinzione

Mi  presento. Sono il ‘Paracentrotus Lividus’. Chi? E’ la domanda che sorge spontanea. ‘Mi presento, sono il riccio di mare’. Adesso è più chiaro. Ho una tonalità che sfuma dal violetto sino al bruno, chiamato anche riccio "femmina" per via dell'erronea convinzione che si tratti del genere femminile del riccio nero (arbacia lixula) appartenente però ad un'altra famiglia di echinodermi, gli Arbacidae, privi di uova. Mi parli di lei, caro riccio di mare. 

ricci di mare

Sono noto non solo per il mio sapore delizioso, ma anche per il mio contenuto nutrizionale. Le gonadi o “uova” del riccio di mare, considerate la parte più prelibata, sono ricche di nutrienti essenziali per la nostra salute:  dalle proteine ai grassi passando per le vitamine.  Piaccio e pure tanto, soprattutto  se gustato in ’nganne a màre’ (in prossimità del mare). Lo posso dire e ne sono convinto, hanno tutto un altro sapore rispetto a quelli gustati a casa o al ristorante.  C’è un però:  sono a rischio estinzione a causa dei prelievi massicci e degli ultimi anni. Sempre più rari a causa delle richieste del mercato, sempre più preziosi anche per la nostra funzione ambientale di pulizia dei fondali. Se cinquant’anni fa si potevano contare fino a dieci esemplari per metro quadrato, oggi si trovano spesso di dimensioni inferiori a quelle consentite per il prelievo: piccolissimi e vuoti.  Insomma siamo una risorsa da tutelare. 

ricci di mare

La sostenibilità - come per molti altri ingredienti a rischio - è ormai l’essenziale precondizione per continuare a godere della speciale polpa del riccio. E’ d’accordo? 

Quello che sta succedendo lo spiego subito. In Puglia non ci sarà un addio ai famosi aperitivi in riva al mare o al classico spaghetto con la polpa di ricci.  Il Consiglio regionale pugliese ha approvato una legge che vieta la pesca dei ricci di mare per i prossimi tre anni. Il divieto riguarda sia la pesca professionale che quella sportiva ed è stato introdotto per salvaguardare una specie ormai molto rara, che la pesca rischia di far scomparire dal mare pugliese.  

ricci di mare

Quindi potra’ essere consumato, ma a condizione che provenga da altre regioni o dall’estero? Si.  Il motivo è presto detto: il divieto temporaneo servirà a recuperare gli stock ittici con l’obiettivo di ripopolare le acque pugliesi dei ricercati esemplari. 

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