Salta al contenuto principale
riccio di mare
In primo piano | 27 settembre 2022

Mi presento, sono il Riccio di mare: unico e speciale

Mi chiamo Paracentrotus lividus, per gli amici Riccio di mare, e in natura svolgo una funzione davvero molto importante, quella di filtrare l’acqua dalle impurità. Con la mia costante attività, infatti, mantengo pulito l’habitat, attraendo pesci predatori come il sarago e tenendo così vivo l'ecosistema e la catena alimentare.

Signor Riccio, dove vivi precisamente?

Vivo sui fondali rocciosi, in particolare nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale, dalla Scozia alle Canarie, preferisco vivere sui fondali ricoperti di alghe e praterie di Posidonia oceanica.

riccio di mare

Lei è davvero molto strano, senza offesa. Quel che voglio dire è che il suo corpo è ricoperto di aculei ed è difficile distinguere tra di voi i maschietti dalle femminucce.

Nessuna offesa. In molti me lo chiedono in realtà. Il nostro corpo è costituito da un dermascheletro e da aculei robusti e poco fitti, abbiamo anche una colorazione particolare che varia dal rossastro-bruno al violaceo. Ma tra di noi non esiste un dimorfismo sessuale e quindi risulta quasi impossibile riconoscere e distinguere un maschio da una femmina solo da una semplice osservazione. Solo i veri intenditori possono capirlo.

Ma, signor Riccio, mi perdoni, come fa a mangiare? Mi spiego meglio, dove si trova la sua bocca?

E' qui, vede, nella parte inferiore. Guardi che bei denti affilati che ho. Ne sono solo cinque, ma fanno il proprio dovere. Mi servono non solo per mangiare ma anche per scavare nelle rocce delle piccole buche in cui poi mi trasferisco per vivere.

Lei è davvero molto buono, signor Riccio. Voglio essere sincera con lei. Soprattutto nel Sud Italia lei è tra i piatti più prelibati.

Ne sono consapevole e questa cosa mi inorgoglisce tanto. Ovviamente non tutti tra di noi sono commestibili, solo quelli appartenenti alle specie ermafrodite, riconoscibili perché assumono sfumature marroni, verdi e violacee e hanno un diametro di circa 7 cm. Non so se quello che sto per dirle le farà piacere, ma quello che mangiate di noi sono le gonadi, ossia le ghiandole riproduttive.

riccio di mare

Ah!

Eh già. Questo però non sembra essere un grande ostacolo. Sappiamo di essere buoni e prelibati, ma siamo anche tanto utili per l'ecosistema, quindi dobbiamo essere tutelati.

Ecco, a questo proposito. Quali potrebbero essere i rischi di una possibile diminuzione della vostra popolazione o di una vostra eccessiva proliferazione?

Beh, vista la nostra fondamentale funzione, la nostra graduale scomparsa potrebbe portare ad una proliferazione di alghe, al contrario una nostra sovrapopolazione potrebbe invece portare a fondali poveri di vegetazione, con conseguente scomparsa di biodiversità. Proprio in virtù di questo la nostra raccolta da parte dei pescatori è regolamentata da un decreto ministeriale che ne disciplina i tempi e le modalità.

In Puglia, ad esempio, precisamente a Giovinazzo, in provincia di Bari è partita la campagna di sensibilizzazione sulla nostra tutela attraverso la mostra “L’eleganza del riccio” allestita dall’artista Iginio Iurilli. Un'iniziativa culturale per raccontare non solo la nostra bellezza ma anche la necessità di tutelarci dalla pesca indiscriminata. Tutta la nostra comunità è grata alla Puglia per aver promosso questa iniziativa, perchè come diceva Socrate: “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l'ignoranza.”

riccio di mare

Condividi su

TVA

tva

La Voce dell’Acqua Tv