Omero su Marte racconta la storia dei Biopatriarchi
Miglior documetario: “Biopatriarchi” di Omero su Marte. A decretarne la vittoria, la giura del Salento International FILM Festival. Ma di cosa parliamo? Si tratta di un viaggio che il giornalista Lorenzo Scaraggi ha intrapreso nell’agricoltura pugliese ponendosi due domande: come può la biodiversità cambiare il futuro dell’uomo? E l’uomo quanto si rende conto che distruggendo la biodiversità sta compromettendo il proprio futuro? Grazie al lavoro incessante degli agricoltori, definiti ‘biopatriarchi’, viene mantenuta via la missione di custodia di un’identità territoriale che passa attraverso il recupero delle antiche varietà coltivate e razze allevate in Puglia.
Il documentario ispirato al libro “Biopatriarchi di Puglia. Il futuro della biodiversità” (a cura di Pietro SANTAMARIA, Luigi TROTTA, Anna Maria CILARDI) si e’ trasformato in un viaggio che il giornalista Lorenzo Scaraggi ha intrapreso nell’agricoltura pugliese ponendosi due domande: come può la biodiversità cambiare il futuro dell’uomo? E l’uomo quanto è consapevole che distruggendo la biodiversità sta compromettendo il proprio futuro?” C'è poi la motivazione: “il film esplora il lavoro degli ultimi custodi di varietà vegetali rare e mostra come queste pratiche possano offrire soluzioni sostenibili ai problemi ecologici e alimentari globali. il documentario ha sensibilizzato il pubblico sull’importanza di preservare queste tradizioni agricole per le generazioni future”.
“Biopatriarchi” mette in contatto e unisce le storie di chi dedica la propria vita alla tutela delle antiche varietà di piante e colture, a contrastare l’omologazione e a preservare un patrimonio inestimabile per le future generazioni. Questo viaggio cinematografico rende omaggio al lavoro silenzioso ma fondamentale di queste persone, sottolineando l’importanza di un approccio consapevole e rispettoso verso l’ambiente e le nostre tradizioni alimentari.
Credits: Cinemaitaliano, Filiereagroalimentari,Agronotizie