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Alla scoperta della Cattedrale dell’Acqua
Arte Cultura Bellezza | 18 luglio 2022

Palazzo di via Cognetti: alla scoperta del mondo dell'acqua

La natura dell’acqua, la sua forza e la sua resilienza, il suo continuo trasformarsi per prendere forme diverse e sorprendenti; una natura a volte irruente, a volte calma e rasserenante, raccontata attraverso le linee, gli affreschi e gli arredi del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, in via Cognetti a Bari. Definito anche come la “Cattedrale dell’Acqua”, il palazzo ha riaperto le proprie porte a curiosi, turisti e cittadini, in occasione della IV edizione dell’Art Nouveau Week, la manifestazione internazionale annuale, organizzata dall’associazione Italia Liberty, per scoprire e riscoprire le bellezze degli edifici storici del territorio. L'iniziativa torna quindi in tutta Italia per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Sommaruga, tra i protagonisti del Liberty italiano, e di Gustav Klimt, insuperabile artista della Secessione viennese.

Anche la città di Bari ha ospitato l'evento dall’8 al 14 luglio, grazie alla collaborazione di Ars Toto Srl e ad altre associazioni e istituzioni cittadine, con visite guidate e percorsi culturali tra le vie del quartiere murattiano e tra i corridoi di palazzi storici; curatore Andrea Speziali. Sabato 9 e domenica 10 luglio, in particolare, Acquedotto Pugliese ha svelato ancora una volta la propria sorprendente bellezza, nell'ambito dell'Art Nouveau Week.

Art Nouveau Week

Realizzato da Cesare Brunetti, tra il 1925 e il 1932, l’edificio è stato poi splendidamente decorato e arredato dall’artista romano Duilio Cambellotti, che partendo dall'Art Nouveau e approdando al Liberty, riuscì ad elaborare uno stile personalissimo e originale. Il monumento all’acqua potremmo definirlo una tangibile espressione di un grande progetto, quello di portare l’acqua in Puglia, regione da sempre carente di questo bene così prezioso, tanto che il poeta latino Orazio Flacco definì la regione sitibonda, assetata. Prima infatti c’erano cisterne da cui i pugliesi attingevano l’acqua, alcune delle quali nel corso dei secoli sono andate perdute, mentre altre sono conservate ancora oggi.

Nel corso del ‘500, sotto il ducato della regina Bona Sforza, ai pugliesi venne data la possibilità di dissetarsi gratuitamente attingendo l’acqua proprio da queste cisterne. Fu però solo grazie all’intervento dell’ingegnere Camillo Rosalba che la Puglia riuscì ad avere l’acqua, grazie ad un concorso di idee nel 1868, che portò alla realizzazione di un progetto che prevedeva un approvvigionamento idrico autonomo della regione, che si sarebbe così potuta dissetare con l’acqua proveniente dal fiume Sele. Il primo zampillo arrivò il 24 aprile del 1915 nella fontana di Piazza Umberto, di fronte all’Ateneo.

Art Nouveau Week

Simbolo del palazzo dell’Acquedotto è l’ulivo, tratto identitario della Puglia, con il disegno dei rami che richiama la forma degli archi degli acquedotti e con la chioma fluente, per l’azione stessa dell’acqua, fonte di vita. E proprio all’interno di uno dei cortili del palazzo è possibile ammirare una fontana che rappresenta l’albero della vita, simbolo di qualcosa di forte e potente che ridona bellezza.

“Un evento, l’Art Nouveau Week, che vuole promuovere il territorio, attraverso la scoperta di ville, dimore e monumenti del primo ‘900, nei quali – ha spiegato Maria Elena Toto, socia di Italia Liberty referente Puglia e guida turistica accreditata – è possibile osservare una vera e propria fusione di diversi elementi decorativi, fregi e intarsi, realizzati anche con materiali differenti”. Un’iniziativa che ha quindi permesso ai tanti curiosi e appassionati di poter leggere la storia sulle facciate dei palazzi della città.

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