Parco del Marchese, dove Sinni e Pertusillo consegnano la vita per le province di Brindisi e Taranto
L’impianto ubicato a Laterza, nel Tarantino, è uno dei più grandi e importanti del Vecchio continente.
C’è un “cuore” in ogni organismo. Nel corpo umano tutto passa da quell’organo, grazie al quale il sangue scorre in arterie e vene e così scorre la vita. Acquedotto Pugliese di cuori ne ha diversi e non potrebbe essere diversamente per un “organismo” (la rete) che ha una lunghezza di oltre 20mila chilometri. Uno dei cuori pulsanti dell’Acquedotto dei pugliesi (e di parte dei campani) è Parco del Marchese. Siamo in agro di Laterza, nel Tarantino. In questo comune, sito al confine tra Puglia e Basilicata, conosciuto anche al di fuori dei confini regionali per il pane, preparato e cotto come da antica tradizione, la carne cotta al fornello, la sua suggestiva gravina e la maiolica, caratterizzata da una elegante stesura cromatica, turchina su smalto bianco, giunge la vita dal Sinni e dal Pertusillo e da qui riparte la vita per le comunità della Terra d’Otranto. Da qui arriva l’acqua in ogni luogo delle province di Brindisi e Taranto e, in parte, della Terra di Bari.
Nel lungo viaggio che l’acqua percorre dalle fonti alle case dei pugliesi e dei campani il Parco del Marchese rappresenta il nodo idraulico più importante presente in Puglia. Un cuore, per l’appunto, che è capace di accumulare 200mila metri cubi di acqua che vengono poi immessi nella rete e, partendo da qui, iniziano il loro viaggio verso la destinazione finale. Parco del Marchese è uno degli impianti di sollevamento più grandi d’Europa, in grado di sollevare fino a 7.000 litri di acqua al secondo e di distribuirla nella Puglia meridionale, in gran parte di quella centrale e in parte della Lucania. Qui confluiscono, per l’appunto, le acque potabilizzate del Sinni e del Pertusillo, più di un terzo della portata complessiva dell’Acquedotto Pugliese. Nel nodo di Parco del Marchese l'acquedotto si biforca in due rami: quello meridionale che, a gravità, alimenta le provincie di Taranto, Brindisi e Lecce, quello settentrionale che, mediante il sollevamento di Parco del Marchese, il più grande di Europa, alimenta prevalentemente le aree del Barese, attraverso la diramazione Gioia-Bari. Parco del Marchese ospita anche il primo parco fotovoltaico di AQP: cinquemila pannelli distribuiti su una superficie di tre ettari.
Per capire l’importanza che Parco del Marchese ha nel viaggio dell’acqua basti pensare che se il sito, per un qualsiasi problema, dovesse andare in tilt l’80% delle comunità del Brindisino e del Tarantino resterebbero senz’acqua e la stessa sorte toccherebbe al 20% della provincia di Bari. In medicina gli studi scientifici hanno dimostrato l’importanza della prevenzione per ridurre l’incidenza delle malattie e della mortalità legata a problemi cardiaci. Parco del Marchese è un cuore pulsante per la rete di Acquedotto Pugliese: per questo AQP ha una “maniacale” attenzione ai fattori di rischio che potrebbero compromettere, anche solo temporalmente, la funzionalità del sito. L’acqua è un bene prezioso: il suo viaggio non si può interrompere.