![Parco del Marchese](/sites/default/files/2021-01/Parco%20del%20Marchese%20-%20esterni.jpg)
Parco del Marchese, dove Sinni e Pertusillo consegnano la vita per le province di Brindisi e Taranto
L’impianto ubicato a Laterza, nel Tarantino, è uno dei più grandi e importanti del Vecchio continente.
C’è un “cuore” in ogni organismo. Nel corpo umano tutto passa da quell’organo, grazie al quale il sangue scorre in arterie e vene e così scorre la vita. Acquedotto Pugliese di cuori ne ha diversi e non potrebbe essere diversamente per un “organismo” (la rete) che ha una lunghezza di oltre 20mila chilometri. Uno dei cuori pulsanti dell’Acquedotto dei pugliesi (e di parte dei campani) è Parco del Marchese. Siamo in agro di Laterza, nel Tarantino. In questo comune, sito al confine tra Puglia e Basilicata, conosciuto anche al di fuori dei confini regionali per il pane, preparato e cotto come da antica tradizione, la carne cotta al fornello, la sua suggestiva gravina e la maiolica, caratterizzata da una elegante stesura cromatica, turchina su smalto bianco, giunge la vita dal Sinni e dal Pertusillo e da qui riparte la vita per le comunità della Terra d’Otranto. Da qui arriva l’acqua in ogni luogo delle province di Brindisi e Taranto e, in parte, della Terra di Bari.
![Città di Laterza](/sites/default/files/inline-images/Citt%C3%A0%20di%20Laterza.jpg)
Nel lungo viaggio che l’acqua percorre dalle fonti alle case dei pugliesi e dei campani il Parco del Marchese rappresenta il nodo idraulico più importante presente in Puglia. Un cuore, per l’appunto, che è capace di accumulare 200mila metri cubi di acqua che vengono poi immessi nella rete e, partendo da qui, iniziano il loro viaggio verso la destinazione finale. Parco del Marchese è uno degli impianti di sollevamento più grandi d’Europa, in grado di sollevare fino a 7.000 litri di acqua al secondo e di distribuirla nella Puglia meridionale, in gran parte di quella centrale e in parte della Lucania. Qui confluiscono, per l’appunto, le acque potabilizzate del Sinni e del Pertusillo, più di un terzo della portata complessiva dell’Acquedotto Pugliese. Nel nodo di Parco del Marchese l'acquedotto si biforca in due rami: quello meridionale che, a gravità, alimenta le provincie di Taranto, Brindisi e Lecce, quello settentrionale che, mediante il sollevamento di Parco del Marchese, il più grande di Europa, alimenta prevalentemente le aree del Barese, attraverso la diramazione Gioia-Bari. Parco del Marchese ospita anche il primo parco fotovoltaico di AQP: cinquemila pannelli distribuiti su una superficie di tre ettari.
![Parco del Marchese](/sites/default/files/inline-images/Parco%20del%20Marchese%20%282%29.jpg)
Per capire l’importanza che Parco del Marchese ha nel viaggio dell’acqua basti pensare che se il sito, per un qualsiasi problema, dovesse andare in tilt l’80% delle comunità del Brindisino e del Tarantino resterebbero senz’acqua e la stessa sorte toccherebbe al 20% della provincia di Bari. In medicina gli studi scientifici hanno dimostrato l’importanza della prevenzione per ridurre l’incidenza delle malattie e della mortalità legata a problemi cardiaci. Parco del Marchese è un cuore pulsante per la rete di Acquedotto Pugliese: per questo AQP ha una “maniacale” attenzione ai fattori di rischio che potrebbero compromettere, anche solo temporalmente, la funzionalità del sito. L’acqua è un bene prezioso: il suo viaggio non si può interrompere.