Riparte da Noci la mostra sulla fontanina
Riparte da Noci, a sud di Bari, il tour della fontanina. La “cape de firr”, la mitica colonnina dell’Acquedotto Pugliese, da oltre un secolo sulle piazze di tutti i centri pugliesi, simbolo del riscatto di un’intera popolazione in lotta con la scarsità d’acqua, è “l’icona pop” a cui è dedicata la mostra itinerante, inaugurata stamane, venerdì 10 gennaio, a Noci, presso il chiostro delle clarisse.
Ad inaugurare la mostra, il sindaco di Noci, Domenico Nisi e l’assessore Stefano Guagnano insieme al presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia. Presenti anche le rappresentanze degli istituti comprensivi “Gallo-Positano” e “Cappuccini-Pascoli” di Noci.
“Siamo onorati di ospitare questa mostra, realizzata per raccontare una storia che appartiene a tutti noi. L’Acquedotto Pugliese è una grande realtà, che ha determinato un cambiamento epocale per la nostra regione e non solo. Non sono trascorsi troppi anni, infatti, da quando nelle case dei nostri nonni non c’era l’acqua potabile, mentre, oggi, è normale poterne disporre in quantità. Ringrazio l’Aqp e il presidente di Cagno Abbrescia per aver scelto la nostra città quale ulteriore sede di questa iniziativa”, commenta il sindaco Domenico Nisi.
“Siamo ben lieti di inaugurare, con la disponibilità dell’amministrazione comunale di Noci, un’altra sessione della nostra mostra itinerante dedicata alla fontanina, simbolo tra i più caratteristici ed efficaci dell’Acquedotto Pugliese. Una mostra che assume, nell’ambito delle celebrazioni per i cento anni dall’avvento dell’acqua pubblica, un significato particolare, e che testimonia, in maniera concreta, il lavoro svolto dalla nostra azienda per garantire la risorsa idrica a tutti i cittadini nel territorio servito”, spiega il presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia.
Con il titolo “La fontana si racconta”, un centinaio di scatti, da quelli più antichi in bianco e nero, provenienti dall’archivio dell’Acquedotto Pugliese, sino a quelli più recenti, realizzati dai fans dello storico manufatto in ghisa, raccontano la grande epopea dell’Acquedotto Pugliese, formidabile volano di crescita e di sviluppo per milioni di cittadini nel Tacco d’Italia. A impreziosire la mostra, anfore, vasi e recipienti adoperati per la raccolta dell’acqua e tanti oggetti, rivenienti da collezioni private, destinati all’igiene personale.
Un grande progetto di conservazione della memoria, che dopo i successi di Lecce, Martina Franca, Grottaglie,
Acquaviva delle Fonti, Brindisi, Ruvo, Putignano, Patù, Bitetto e Bari, fa tappa a Noci, dove resterà a disposizione del pubblico sino al 26 gennaio, tutti giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 18,00 alle 20,30.
Spirito dell’iniziativa è sottolineare la centralità del servizio idrico, riaffermando il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per i cittadini e il territorio. Acqua la cui salubrità è garantita da una rete di laboratori, dislocati su tutto il territorio servito, dove viene sottoposta a 480mila controlli l’anno. Oltre 4.500 sensori dislocati sulla rete consentono, altresì, il monitoraggio in tempo reale dei principali indicatori di potabilità, con possibilità di interventi immediati in caso di anomalie. La purezza dell’acqua è, infine, garantita da ulteriori stazioni di disinfezione, posizionate sui principali snodi delle condotte.
Per ripercorre il tour della fontanina e conoscere le prossime tappe, si può visitare la pagina facebook “La Fontana si racconta”, dove a fare da protagonisti, insieme alle immagini di repertorio, sono i flash e le emozioni dei numerosi fans, in ogni singola tappa di questo straordinario viaggio alla riscoperta dell’acqua pubblica.