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Servizio idrico in maniera costante: una questione di valvole
L'acqua in viaggio | 21 gennaio 2021

Servizio idrico in maniera costante… una questione di valvole

Il paragone calzante è quello dei vasi sanguigni del corpo umano: per arrivare a destinazione l’acqua ha bisogno di vasi funzionanti.
 

Acqua che arriva al rubinetto sempre con la stessa portata: ci vuole pressione costante e le valvole servono a questo.

In Puglia e in parte della Campania l’acqua scorre su una rete lunga 20mila chilometri. Un lungo e complesso sistema che raggiunge ogni angolo del territorio, anche quelli più lontani e isolati, per portare vita e benessere a tutte le comunità.

Lavori sulla rete idrica
Lavori sulla rete idrica


Il paragone calzante è quello dei vasi sanguigni del corpo umano: per arrivare a destinazione l’acqua ha bisogno di arterie, capillari e vene. Dei 20mila chilometri in cui si struttura la rete dell’acquedotto, 15mila rappresentano la rete di distribuzione di AQP, ossia condotte che si sviluppano prevalentemente nei centri urbani e servono per soddisfare i bisogni idrici delle comunità. La complessità di queste reti urbane, che a volte hanno un’articolazione di decine di chilometri, ne rende non facile la gestione e la redazione di bilanci affidabili. I gestori, pertanto, riprendendo i concetti introdotti per la prima volta nel Regno Unito nei primi anni ’80, si avvalgono dei distretti per avere il controllo attivo dei volumi di perdita ed andare in contro all’ottimizzazione della gestione. Il Distretto (DMA, District Metered Area) è definito come una porzione di un sistema di distribuzione, solitamente creato dalla chiusura di valvole, nel quale vengono misurate le quantità d'acqua in entrata e in uscita. Tale flusso è analizzato per quantificare il livello di perdita. In questo modo operatori (qualificati), potendo investigare in modo circoscritto e più mirato porzioni di rete limitate, possono determinare più precisamente dove e quando è più utile intraprendere le attività di localizzazione delle perdite e pianificare la sostituzione delle condotte vetuste e ammalorate.

Solitamente i distretti vengono dotati, nel punto di ingresso dell’acqua, di idrovalvole (così dette per la presenza di un circuito a funzionamento idraulico che comanda l'organo di regolazione) per la regolazione delle pressioni in rete (PMZ, Pressure Management Zone), variando così il regime idraulico in funzione delle esigenze dei cittadini in ogni momento della giornata, e nei diversi periodi dell’anno, garantendo al contempo un uso più razionale della risorsa idrica.

valvola idraulica
Una valvola idraulica


In Puglia un esempio della complessità delle reti idriche urbane è quello della città di Bari, la cui rete idrica ha una lunghezza di circa 700 km ed è alimentata da otto serbatoi aventi una capacità di riserva complessiva superiore ai 300.000 metri cubi. Il progetto che AQP sta portando avanti, partendo da un sistema idrico unitario e completamente magliato, ha previsto la creazione di 34 distretti idrici, completamenti indipendenti e, per la maggior parte, dotati di sistemi di controllo e misura.

I numerosi progetti a cui AQP sta lavorando mirano proprio all’implementazione dei distretti già presenti nelle reti urbane gestite da Acquedotto Pugliese, all’installazione di ulteriori valvole di regolazione e alla sostituzione delle condotte vetuste. Non va dimenticato, infatti, che la rete di Acquedotto Pugliese ha più di un secolo di vita (e di attività) ed è inevitabile che una “signora” della sua età, per quanto sia stata sempre curata e “coccolata”, qualche malanno legato all’età lo abbia in ogni caso.

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