A spasso nel tempo e nella storia. Ecco chi era Francesco Lattanzio
Una storia identitaria fatta di persone, di territorio e di esigenze. È quella di Acquedotto Pugliese che celebra i 120 anni della legge del Regno d’Italia che sancì la nascita del Consorzio per la costruzione e l’esercizio di Acquedotto Pugliese (AQP).
Acqua pubblica simbolo di una diversità di cultura politica, ambientale e di rilancio del Mezzogiorno.
Cultura che fu condivisa anche dagli ideatori del piano Marshall perché ci si rese conto dell’importanza dell’infrastruttura tra i primi luoghi in cui furono investiti i fondi decisivi per la rinascita dell’Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Dietro questo progetto unico c’è la figura di Francesco Lattanzio, nato a Capurso in provincia di Bari definito da Nicola Balenzano, ministro ai Lavori pubblici del tempo, il “vero creatore” di Acquedotto Pugliese.
Chi era Lattanzio? Lo scopriamo ascoltando Nico Maretti, attore barese, che ci conduce in un altro periodo, sul finire dell’800 raccontando la sua storia, la sua breve vita, morì infatti a 61 anni senza poter vedere la sua creazione, l’Aqp, compiuta.
Uomo di profondo ingegno, si laureò in giurisprudenza e si dedicò all’attività professionale dove ben presto si distinse per intuito, dottrina e signorilità. Scelto dai suoi compaesani a rappresentare il mandamento di Capurso nel maggior consesso provinciale, portò la sua conoscenza del territorio direttamente al governo centrale.
La sua azione fu decisiva per l’istituzione dell’Acquedotto Pugliese: Francesco Lattanzio, dopo aver preso in esame i vari progetti sull’alimentazione dell’acqua alla Provincia di Bari, segnalò molti errori consigliando il modo di ripararli. La sua soluzione fu realizzata, molti decenni più tardi, dall’allora Ministro dei Lavori Pubblici del Regno di Italia Nicola Balenzano.
“L’acqua scarsa e malsana – scrisse Lattanzio – ci avvelena la vita e se si è asserito con una sicurezza degna di miglior causa che in Puglia non si è mai morti per la sete, non sappiamo se con pari facilità si possa sostenere che le epidemie che hanno decimate le nostre popolazioni, se le malattie che atrofizzano e paralizzano lo sviluppo e la vigoria di tanta balda gioventù, non siano dovute alle poche ed inquinate acque che siamo costretti a bere”. Lattanzio è ricordato sul territorio anche per l’intuizione di aver avviato un collegamento ferroviario tra Bari e Locorotondo, quella che poi è diventata l’attuale Ferrovia Sud-Est.