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circolo di Salve
Ambiente | 10 agosto 2022

Spiaggia finissima e acqua cristallina: siamo alle Maldive del Salento

“Presto un'area protetta per le dune costiere del Salento”

Chi visita la Puglia non può non soggiornare alle Maldive del Salento. Maldive? Esattamente. Nel tacco d'Italia. La Goletta Verde di Legambiente ha veleggiato verso il litorale salentino, approdando nel porto turistico di Santa Maria di Leuca e portando con sé anche la sfida del circolo di Salve per l’istituzione di un'area protetta nelle dune costiere tra Torre Pali e Posto Vecchio.

I dati raccolti da Goletta Verde hanno evidenziato una buona condizione di salute dei mari e dei laghi pugliesi, tuttavia per quanto riguarda le aree protette l'impegno dev'essere costante e occorre intavolare discussioni con gli amministratori, come hanno sottolineano i referenti di Legambiente di Puglia. Il caso dell’area tra Torre Pali e Posto Vecchio. 

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Le dune costiere sono state riconosciute anche dall’Unione Europea come ecosistemi da tutelare e meritevoli di osservazione poiché giocano un ruolo determinante nella difesa delle coste. Impediscono l’ingressione del mare e fungono da deposito di sabbia per la ricostituzione naturale delle spiagge dopo le mareggiate invernali. Le dune sono di formazione eolica e nel processo di creazione anche le piante pioniere svolgono un ruolo fondamentale poiché garantiscono la fissazione e la stabilizzazione della sabbia. Il turismo e l’azione antropica ora le mettono in pericolo. 

Da 20 anni il Circolo di Legambiente Giglio delle Dune di Salve monitora la flora e la fauna sul territorio tra Torre Pali e Posto Vecchio, uno dei pochi tratti di cordoni dunali del Salento che attualmente non risulta tutelato da specifici vincoli. Se ne è discusso proprio a bordo della Goletta Verde.

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"Sull'idea di istituire un'area protetta stiamo lavorando da anni - ha spiegato Nicola Passaseo, Presidente del Circolo di Salve - un'area protetta che dovrebbe riguardare la protezione del cordone dunale, ma anche delle gravinelle connesse con l'area litoranea. La nostra proposta è di istituire un'area unitaria e con un'estensione di 550 ettari circa. I cordoni dunali hanno risentito e stanno risentendo della pressione antropica e dell'attività balneare. In questi giorni lo stiamo vedendo. In primis stiamo operando per quello. Senza dimenticare il discorso delle aree macchie, Don Cesare, canale Muscio, canale Taviano".

Nel corso degli anni più volte il circolo di Salve ha provato a intavolare discussioni con gli amministratori locali, ha sottolineato ancora Passaseo.

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"Su questa idea stiamo lavorando da anni cercando di sensibilizzare chi è chiamato ad amministrare i territori. Però gli amministratori hanno le loro problematiche e spesso non porgono la dovuta attenzione a questi temi, bisogna dirlo. Non c'è stata mai la possibilità di intavolare un confronto. E' chiaro che la sensibilità della popolazione deriva anche dall'attenzione che danno gli amministratori".

Ecco perchè è importante tenere alta l'attenzione su un'area a rischio che presenta habitat di alto valore. Attualmente in Puglia tra le aree protette ci sono due parchi nazionali, quello del Gargano e dell'Alta Murgia, tre aree Marine Protette, Torre Guaceto, Porto Cesareo e le Tremiti; 16 riserve naturali statali e 20 parchi e riserve regionali istituiti con legge della Regione. La creazione di aree protette rappresenta quindi uno strumento fondamentale per tutelare e salvaguardare il territorio e per la sperimentazione di modelli di gestione sostenibile sia delle coste che delle aree interne.

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