Tutelare l’ambiente: la sfida del secolo
Dall’agricoltura al turismo sostenibile, tutto si programma in una nuova ottica
Cambiare gli pneumatici mentre l’auto è in corsa. Non è un paradosso. È la sfida inevitabile che il mondo pone a tutti i settori. Cambiare e innovarsi per consegnare ai nostri figli un pianeta vivibile. La sostenibilità ambientale, questo è il leit motiv ad Ecomondo, la fiera specializzata di Rimini, ormai punto di riferimento in Europa per la green economy, cui ha preso parte AQP. Tutto, dall’agricoltura al turismo si sviluppa solo nel rispetto di parole d’ordine: la sostenibilità di un ambiente che soffre, fa fatica e ci chiede aiuto. Nello stand esteso per 200 metri quadri al centro della Fiera di Rimini, uno scenario futurista ospita per la prima volta gli studi di Archè, la web tv della sostenibilità.
Confagricoltura: sostenibili o saremo espulsi dal mercato
“Ci siamo trovati di fronte ad una sfida, in questa fase post-pandemica – dichiara il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro - l’acqua in Puglia è scarsa. E molto costosa. La poca acqua che abbiamo non sappiamo utilizzarla. Abbiamo la necessità di intervenire rapidamente”. L’agricoltura, come si sa, utilizza sino al 60 per cento dell’intero fabbisogno idro-potabile. “Abbiamo costi di produzione che lievitano, pensiamo ai costi dei concimi cresciuti tantissimo come i costi energetici”. La sfida è vitale. “Se non si è sostenibili non si è capaci economicamente di stare nel mercato. Quindi, è necessario immettere all’interno delle aziende innovazione e attenzione all’ambiente. O diventiamo sostenibili e riusciamo a stare sui mercati e ad equilibrare i nostri bilanci oppure saremo espulsi, chiuderanno le aziende”. Il tema del riutilizzo dell’acqua in agricoltura è centrale. Lo abbiamo detto anche al presidente della Regione quando abbiamo fatto sottoscrivere un contratto con gli agricoltori. Il primo punto di questo contratto riguardava le infrastrutture irrigue e l’acqua”. Il presidente di Confagricoltura prosegue: “è centrale il tema degli investimenti oggi straordinariamente necessari; abbiamo grandissime opportunità come il Piano nazionale di resilienza e resistenza (Pnrr) come quelli previsti dal piano di sviluppo rurale (Psr) di prossima programmazione. Se non cogliamo queste opportunità, ovviamente saremo meno competitivi. Oggi, tutta la Puglia è già meno competitiva perché sconta ritardi nell’applicazione di un grandissimo strumento, come il piano di sviluppo rurale 2014-2020”. Scendendo nel dettaglio: “stiamo investendo per puntare al riuso, per evitare di riversare in mare l’acqua che viene utilizzata dalle nostre città. Nella mia azienda a Taranto quest’anno per la prima volta ho dovuto utilizzare anche altre reti oltre quelle di cui dispone perché l’acqua è diventata a giugno scorso addirittura salata”. Una problematica seria. “Quando la falda diventa salata, tornare indietro è difficilissimo se non impossibile. Bisogna preservare la falda”.
Un nuovo diktat: salvare la falda
Noi preleviamo acqua pulita dal sotterraneo, dai fiumi e dall’ambiente. La distribuiamo ai cittadini. La raccogliamo attraverso le reti di fogna. La trattiamo negli impianti di depurazione. I trattamenti sono del tutto naturali ma accelerati grazie alla presenza di batteri ‘buoni’ che fanno parte del ciclo della vita. Ci limitiamo solo ad accelerare processi naturali grazie ai quali restituiamo una risorsa nelle stesse condizioni nelle quali noi l’abbiamo prelevata. Abbiamo acqua nuovamente pulita”. Piervito Lagioia è il responsabile dell’Unità Tecnica di AQP che si occupa tra l’altro di processi depurativi e sistemi per il riutilizzo delle acque. Un tema strategico per la Puglia, presente in tutti i settori della innovazione del futuro. Spiega: “in un Paese come l’Italia, a contatto con il mare, se continuiamo a prelevare acqua dai pozzi in corrispondenza delle coste, favoriamo l’intrusione dell’acqua marina all’interno di falda, un contenitore, un serbatoio contenente acqua di qualità elevata”. Ecco le premesse per un danno ambientale da evitare. “Se forniamo acqua recuperata di ottima qualità al mondo agricolo – prosegue Lagioia - salviamo l’intrusione di acqua marina e quindi il peggioramento delle caratteristiche di questo serbatoio naturale che è la falda e restituiamo all’ambiente, attraverso un ciclo naturale, una risorsa”. Cita un esempio visto che si parla di progetti concreti. “Un imprenditore agricolo di Ostuni, intervistato, ci ha detto che irriga i suoi ulivi con acqua proveniente dal depuratore. Lui lamentava addirittura l’assenza in alcuni momenti della risorsa. Nemmeno quella del depuratore è una risorsa infinita. Quindi, possono esserci dei momenti in cui il picco di utilizzo è talmente alto che il depuratore non riesce a fornire le giuste quantità, specie in una stagione siccitosa come l’estate 2021; per lui quell’acqua è stata una benedizione”. Aqp gestisce 184 impianti di depurazione sul territorio regionale. “Già 3 impianti di quei 184 forniscono acqua al mondo agricolo durante il periodo estivo. Altri 6 sono pronti a fornire acqua già affinata. Abbiamo progetti per potenziare 43 impianti già finanziati dalla Regione Puglia”. Un altro grande tema è quello dei fanghi. “Devono essere considerati come una risorsa. La depurazione si occupa di separare ciò che è acqua da ciò che non lo è. Ciò che non è acqua è fango che va smaltito nelle discariche come rifiuto speciale ma sempre più spesso e sempre più in maniera virtuosa attraverso il riutilizzo. Lo si utilizza come fertilizzante”.
Federturismo: il mare come offerta turistica sostenibile
È tempo anche di turismo sostenibile, promuovere un’offerta turistica che sia compatibile con la tutela del nostro ambiente. Ne è convinta Marina Lalli, vice-presidente nazionale di Federturismo. La Puglia propone il mare come offerta turistica dominante per cui è necessario avere un mare pulito. “È chiaro che in Puglia in special modo il mare gioca un ruolo attrattivo fondamentale per l’offerta turistica”. Sul ruolo dei depuratori: “In questi anni è stato fatto un ottimo lavoro con tutti i depuratori che sono stati impiantati. “La Puglia si è difesa bene in questi due anomali e tristi anni, si poteva soccombere a seguito del fatto che c’è un maggiore uso di acqua da parte delle persone e maggiori scarichi potevano davvero danneggiare la nostra risorsa primaria. Invece, siamo stati in grado di andare in controtendenza e andare più velocemente, mettendoci al riparo dal pericolo di inquinamento della nostra risorsa principale”. Un esempio su tutti. “A Margherita di Savoia siamo una eccellenza in questo senso, abbiamo un litorale enorme. La spiaggia di Margherita è sicuramente la più grande della Puglia. Il fatto di avere 74 lidi che lavorano a tamburo battente durante i mesi estivi rende particolarmente importante avere un mare pulito. Con le 8 bandiere blu lo abbiamo dimostrato”. Il riconoscimento è assegnato ogni anno dalla FEE (Foundation for Environmental Education) ai comuni che rispettano criteri di qualità delle acque, servizi offerti e gestione ambientale.
Massimo Salomone: puntiamo al turismo sostenibile
A proposito di turismo e sostenibilità ambientale, Massimo Salomone presidente di Federturismo della Regione Puglia, console onorario dell’Olanda in Puglia riporta i dati a sua disposizione che spiegano quanto sia importante creare una ciclovia lungo le strade percorse da Aqp. Parliamo di oltre 450 chilometri quadrati, tutto finalizzato ad una nuova modalità di turismo sostenibile. “Soprattutto in questa fase di bassa stagione, bisogna diversificare l’offerta turistica. Il cicloturismo, il bike, è un’opportunità per intercettare nuovi flussi turistici. Abbiamo chiesto all’assessore al turismo della Regione Puglia, Massimo Bray, di lavorare in bassa stagione su nuove offerte per i turisti del nord Europa, in particolare. Gli olandesi sono amanti della bicicletta – spiega - ho ricevuto, come console dei Paesi Bassi, più volte squadre di ciclisti. Quando arrivano in Puglia sono equipaggiati con furgoni. Vogliono hotel a 4 e 5 stelle, con ristoranti di un certo livello”. Quindi, un turismo di qualità. È il turismo che si sposta per fare il bike. “La cosa che manca in Puglia è la programmazione di questi itinerari. AQP può essere funzionale a questo. Non ci sono ancora itinerari ciclo-turistici, sono tutti itinerari già preparati dai tour operator stranieri e quelli che arrivano sono già organizzati. Noi dobbiamo incidere su quelli. Dobbiamo programmare e farlo insieme. La Regione Puglia può diventare fondamentale”. Naturalmente bisogna fare squadra. “Aqp è già organico alla Regione Puglia e noi siamo pronti a lavorare in sinergia. Facciamo parte del partenariato della Regione Puglia. La proposta di ciclovia di Aqp potrebbe essere assolutamente la chiave di volta per questo processo”.