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Ambiente | 28 giugno 2023

Vieni in Puglia dove sventolano bandiere e "si naviga" a vele spiegate

In Puglia sventolano bandiere e vele confermando la nostra regione una delle mete più ambite d’estate.
Sole, mare cristallino, spiagge paradisiache sono gli elementi essenziali che il turista sceglie. Non solo: il massimo riconoscimento della guida "Il mare più bello 2023", giunta alle 23esima edizione e presentata da Legambiente e Touring club italiano, viene consegnato a chi sa coniugare al meglio territori e luoghi d'eccellenza con coraggiose e innovative strategie di sviluppo sostenibili e la Puglia in questo senso è la regina. Tra le 21 le località premiate, quelle pugliesi sono Nardò, seconda nella classifica generale, e Porto Cesareo (21esima), entrambe nell'alto Salento jonico, in provincia di Lecce. New entry è Vieste (Foggia), nel Gargano, premiata per la prima volta e arrivata in 17esima posizione.
Con i suoi tre vessilli, la Puglia è la terza regione in Italia dopo Sardegna (sette) e Toscana (quattro), ed è a pari merito con la Campania.


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Vieste da gustare tutta d’un fiato (oltre un milione di presenze e 255mila arrivi solo nel 2022), quest’anno si arricchisce anche de ‘Le mani giganti’ di Lorenzo Quinn. “Si propongono – ha sottolineato il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese - come un valore aggiunto straordinario per l’identità internazionale di Vieste e della Puglia, terra di accoglienza e di amicizia per tutte le persone che la visitano, l’attraversano o scelgano di viverci più o meno a lungo”.


queen mani


"Tra i premiati, anche il Comune di Lecce nella categoria Integrità del paesaggio, grazie al masterplan di rigenerazione delle proprie marine. Quello che l’Amministrazione comunale ha fatto fin dall’inizio di questo mandato – ha detto Rita Miglietta, assessora alle Politiche urbanistiche e alla valorizzazione delle marine – è stato inserire la costa di Lecce dentro un percorso di crescita culturale per far emergere di questi 20 km di costa i valori collettivi. Ci sono due obiettivi dell’agenda 2030 ai quali ci siamo ispirati: quello che vede gli enti pubblici impegnati ad accrescere la consapevolezza istituzionale sulle nuove questioni ambientali e quello che che fa riferimento al diritto alle aree verdi che noi abbiamo traslato nel diritto al mare".


marine di lecce

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