Agricoltura e acque affinate: Acquaviva delle Fonti è diventata un modello
In estate, duemila metri cubi d’acqua al giorno per salvare le colture da arsura e siccità
Impianto di affinamento delle acque a doppio filtraggio con carboni attivi
Ogni giorno, durante tutta l’estate più torrida degli ultimi 50 anni, dall’impianto di affinamento delle acque del depuratore di Acquaviva delle Fonti sono stati distribuiti 2.000 metri cubi d’acqua al giorno ai campi delle aziende agricole. In totale, sono stati erogati 155.700 metri cubi d’acqua. Le irrigazioni di soccorso, fondamentali per salvare decine di ettari di coltivazioni, sono state garantite grazie alle acque reflue, depurate e affinate in modo naturale e con metodi biologici. A beneficiarne sono stati soprattutto uliveti, vigneti, mandorleti, orti e ciliegeti, salvati dall’arsura e da una stagione di intensa e persistente siccità. Di questo, e dell’ulteriore potenziamento dell’impianto di Acquaviva delle Fonti, si è discusso proprio nella cittadina barese nell’ambito di “Acqua e futuro”, evento di confronto e riflessione sul tema del riuso idrico e delle sue implicazioni sia per lo sviluppo dell’agricoltura sia per la tutela delle risorse naturali.
Già si lavora al potenziamento
“Ringrazio Acquedotto Pugliese che ci ha assistito e supportato in questo progetto, ci ha seguito in tutte le fasi”, ha dichiarato Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti. “Finalmente, con l’entrata a regime dell’impianto, si vedono concretamente le potenzialità e gli effetti pratici di enorme rilievo dispiegati dal processo di affinamento delle acque e dalla distribuzione a uso irriguo delle stesse. I prossimi obiettivi a breve e medio termine sono tre: ridurre i costi energetici dell’impianto, ampliare la vasca di raccolta per aumentare la quantità di acqua affinata da distribuire, raggiungere un’area del nostro agro più estesa così da poter supportare anche le coltivazioni della cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, prodotto simbolo della nostra qualità ed eccellenza agroalimentare”, ha aggiunto il primo cittadino.
“Una manna dal cielo”
Francesco Crudele, Consigliere di AQP, a proposito dell’acqua affinata a scopo irriguo, ha utilizzato un’espressione emblematica: “È una manna dal cielo. Siamo onorati e fieri di essere al fianco degli agricoltori che credono nell’innovazione e che, quest’anno, hanno visto con i loro occhi gli effetti di un progetto sul quale saranno fatti ulteriori investimenti”. L’acqua che dall’impianto di affinamento è stata utilizzata a scopi irrigui “rispetta ampiamente i parametri di sicurezza imposti dalla legge”, ha spiegato Piervito Lagioia, Responsabile della Qualità Tecnica di Acquedotto Pugliese. “A monte del processo di depurazione c’è un trattamento biologico e naturale al 100%, attraverso l’utilizzo dei cosiddetti ‘batteri buoni’, poi l’impianto di affinamento utilizza un sistema a doppio filtraggio a carboni attivi che assorbe ogni impurità e restituisce purezza all’acqua”.
Caratteristiche tecniche e numeri
“Quello di Acquaviva delle Fonti è un impianto a fanghi attivi con digestione aerobica dei fanghi la cui potenzialità è di circa 30.000 abitanti, Equivalenti a un volume di refluo trattato pari a circa 3.600 mc al giorno”, ha precisato Giovanni Discipio, Responsabile depurazione Bari di AQP. “L’impianto di affinamento posto a valle dell’impianto di depurazione, nella configurazione attuale, è in grado di restituire un refluo conforme ai parametri di legge ma, in considerazione dell’interesse mostrato dall’utenza al prelievo della risorsa idrica affinata, si è deciso di potenziare la filiera di processo prevedendo oltre al trattamento classico di filtrazione e disinfezione una nuova sezione dedicata di filtrazione con carboni attivi al fine di avere un’elevatissima qualità della risorsa inviata all’agricoltura”.